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Il dopo divorzio: sei Single!!!

Da Vgiandomenico @singleitaly
Ti sei ritrovato single, cosa è successo? Ripartiamo dai concetti e dalle tematiche più volte esposte nel nostro blog: soli si nasce, single si diventa, è un argomento ormai ricorrente nell’esame delle tipologie del single. Se escludiamo per un momento il single per scelta o ‘vocazione’ e quindi senza nessun motivo apparente se non quello di voler vivere la propria vita assolutamente e inequivocabilmente da solo, la componente più cospiqua nella categoria dei single è quella per cui, dopo aver formato una famiglia, le cose non sono andate come dovevamo e si è costretti a ricominciare la vita da soli. Il dopo divorzio: sei Single!!! Ma quanti effettivamente sono i single in Italia? Partiamo dai dati del 2003:

“Ancora, è boom delle persone, soprattutto gli uomini tra i 25 e i 44 anni, che vivono da sole: rispetto a cinque anni fa sono duecentomila in più e toccano, complessivamente, i quattro milioni e mezzo, cioè l’ 8 per cento della popolazione. Si vive da soli soprattutto al Centro-Nord, mentre i genitori (separati o divorziati) che abitano con i figli sono un milione 787 mila (10,8 per cento del totale)”

Fonte La Repubblica 10/03/2000 su Fonte Istat Questa l’evoluzione negli ultimi dieci anni: Rapporto Eurispes: boom dei single Nel 2010 supereranno quota 7 milioni In Italia i single sono vero esercito, secondo l’ultimo Rapporto Eurispes. Se nel 2001 erano già oltre cinque milioni e mezzo, nel 2007 il loro numero ha sfiorato quota 7 milioni ed entro il 2010 saliranno ancora, ben oltre i 7 milioni e mezzo, secondo le proiezioni. Una vera e propria tendenza che interessa un numero sempre maggiore di persone nel nostro Pese e nell’Occidente in generale, e che condiziona anche le tendenze del mercato. Secondo il rapporto Eurispes infatti si stanno diffondendo sempre di più attività e prodotti indirizzati e fruiti unicamente da questa categoria, e i mercati sono sempre più specializzati nel confezionare prodotti per i single attraverso la vendita di monoporzioni. Le multinazionali si sono ormai accorte che il mercato per questo segmento ha una potenzialità di business non indifferente dal momento che, in proporzione, un single consuma decisamente di più (circa il 50%) rispetto a un nucleo familiare classico. Numeri e caratteristiche di un settore in forte espansione nella nostra società vengono illustrati proprio nel “Rapporto Italia 2010″ dell’ Eurispes. Dallo studio risulta che in soli tre anni i single nel nostro Paese sono aumentati del 10%. Dal 2001 al 2007, sottolinea l’ Eurispes, i single sono aumentati da 5.592.381 a 6.910.716 secondo i dati Istat. Basandosi sull’andamento della serie storica, l’ Eurispes ha stimato che, in proiezione, e quindi se il trend registrato negli ultimi 7 anni si manterrà costante, il numero dei single subirà nel 2010 un incremento di circa il 10,4% rispetto al 2007. Stando agli ultimi dati disponibili (2007) i single si trovano soprattutto nelle regioni del Nord-Ovest, dove nel 2003 erano 1.872.046, oggi sono arrivati a 2.220.466 (32,1%). A Nord-Est, al Centro e al Sud, nel 2007 i single risultano, poi, rispettivamente pari a 1.415.001 (20,5%), 1.347.824 (19,5%) e 1.216.510 (17,6%). Essere single è invece, una scelta di vita meno comune nelle isole, sebbene nel tempo anche in questa area geografica il fenomeno è risultato in crescita (dal 2003 al 2007 si è passati da 557.743 (9,9%) a 710.915 single (10,3%).   Chi sono e quanto spendono Ma quali sono le categorie di consumo privilegiate dai single e quanto spendono per soddisfare le loro esigenze?   Dall’analisi dei dati Istat, rileva l’ Eurispes, emerge che la spesa media mensile di un single in Italia nel 2007 ammonta a 1.755 euro, in crescita rispetto al 2001 (1.492 euro). Nel 2008 il dato risulta ancora in crescita (1.763). Ed ecco le categorie di spesa sulle quali i single hanno investito di più nel 2008: “abitazione ed energia” (in media 661 euro), “alimentari e bevande” (307 euro) e “trasporti e comunicazione” (in media 249 euro), in linea con la tendenza registrata negli anni precedenti. Casa, cara casa A pesare sul budget complessivo di spesa è soprattutto il costo dell’abitazione, che dal 2001 al 2007 è passato in media da 438 (29,4% della spesa media mensile) a 573 euro (32,7% della spesa media mensile). Il forte incremento dei prezzi delle case, con il parallelo aumento degli affitti, ha obbligato, quindi, i single a “sborsare” sempre più denaro per riuscire a soddisfare le loro esigenze di indipendenza e avere a disposizione uno spazio nel quale vivere liberamente. Chi vive da solo deve affrontare poi spese piuttosto consistenti per “alimentari e bevande”: riempire gli scaffali della cucina e soddisfare i gusti del palato è costato ai single 302 euro nel 2007, ovvero il 17,2% della spesa media mensile (253 euro nel 2001; 263 euro nel 2002; 277 euro nel 2003; 280 euro nel 2004; 291 euro nel 2005 e 297 euro nel 2006). Una importante categoria di spesa viene poi rappresentata nel 2007 dagli altri beni e consumi (207 euro) e dai trasporti (197 euro). Modaioli e attenti ad apparire, i single non rinunciano a “coccolarsi” con abiti e calzature di tendenza; basti pensare che nel periodo 2001-2007 la cifra dedicata a questi beni si aggira intorno ai 90 euro al mese. Fonte Tgcom 29/01/2010

gn: justify;">Ecco in sintesi i dati Istat del 2007sui divorzi: Crescita esponenziale di separazioni e divorzi in Italia: dal 1995 al 2005 il numero di separazioni è aumentato di circa del 57,4% ed i divorzi sono aumentati del 73% crescendo vorticosamente nel periodo tra il 1995 ed il 2005. Nel 2005 le separazioni sono state 82.291 e i divorzi 47.036; questi dati sono stati ricavati nelle cancellerie dei 165 tribunali civili che si sono conclusi nell’anno di riferimento. Se nel 2005 si riscontra una diminuzione delle separazioni rispetto all’anno precedente (-1,1%), mentre i divorzi continuano a crescere (+4,3%), nel 1995 su un campione di 1.000 matrimoni avvenivano 158 separazioni e 80 divorzi circa, e dieci anni dopo le proporzioni aumentano, con punte di 272 separazioni e 151 divorzi. Da questi dati si evince che un esercito di divorziati ora single riempie la società italiana, ritrovarsi a ricominciare una vita e ricostruirla in ogni dettaglio non è semplice e non lo si fa in poco tempo. Molteplici i traumi che producono questo cambiamento come infiniti gli sconvolgimenti morali, mentali, persino fisici che colpiscono la persona che deve affrontare la sua ricostruzione. Sarà questo un lungo cammino che percorreremo insieme.

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