Volevo andare dal medico per controllare alcune cosucce. Mr K mi consiglia il dottor Roth, mi prende l'appuntamento e persino mi accompagna.Arriva l'infermiera che fa le solite cose che si fanno ai nuovi pazienti, mi pesa, mi misura l'altezza ecc. Poi mi porta nello stanzino dove il dottore mi visiterà e mi chiede: "What brings you here?", che letteralmente significa "Cosa la porta qui?" ma che potremmo tradurre con "Qual è il motivo della sua visita?" "Ecco, io sto prendendo dei farmaci per l'ipertiroidismo, però ultimamente la mia gola..." L'infermiera fa una risatina imbarazzata e dice: "Hehe, probabilmente in Italia funziona diversamente, eh? Queste cose le dirà poi al dottore. Però grazie di aver pensato che sono il dottore, ho l'aria così intelligente? Hehe, grazie grazie." E se ne va. Io penso che probabilmente alla domanda "What brings you here?" avrei dovuto rispondere: "Mio marito con la macchina". Mah.L'attesa nello stanzino si fa lunga, per fortuna che Mr K mi ha ricordato di portare un libro. È passata quasi un'ora dall'orario dell'appuntamento quando finalmente entra il dottor Roth. Sembra un rabbino saggio e mi fa subito simpatia. Mi chiede, naturalmente, "What brings you here?", e io ricomincio da capo con la storia che avevo già in parte raccontato all'infermiera balorda. Lui mi rassicura e mi dà anche un consiglio che finora non mi ha mai dato nessuno. Poi mi chiede come mai faccio avanti e indietro con l'Italia, e quando gli spiego che sono una traduttrice freelance mi nomina Constance Garnett, la traduttrice detestata da Nabokov. In breve finiamo col parlare di letteratura russa, Tolstoj e Dostoevskij e di quale preferiamo e perché, e poi dell'Ulisse che lui conosce molto bene... ecco, quello qui sotto è il dottor Roth. Ditemi voi se non è una delizia.(P.S. La settimana prossima tornano le foto della California bizzarra).