“Il dubbio” (1961)

Creato il 15 aprile 2010 da Cinemaleo

1961: The Naked Edge di Michael Anderson

Uno dei più riusciti «gialli» degli anni 60, impreziosito dalla presenza di due massime star.

“Il film che ha alle spalle una sceneggiatura di ferro è diretto con rara maestria secondo gli schemi del giallo classico. Pagine altamente drammatiche; sequenze cariche di suspense contribuiscono a creare dall’inizio alla fine un clima teso che desta nel pubblico costante interesse. Meriti del film sono anche l’impeccabile fotografia, il perfetto montaggio, lo straordinario uso in senso funzionale dei ‘campi’ e l’interpretazione” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 50, 1961). Un thriller in cui tensione e suspense sono al top, una vera goduria per gli amanti del genere. Una trama ben congegnata, una sceneggiatura che non lesina nell’approfondimento psicologico dei personaggi ed eleva notevolmente la qualità del film. Ma il film risplende soprattutto grazie ai suoi due formidabili protagonisti.

Gary Cooper è alla sua ultima interpretazione (morirà quando il film non era ancora del tutto completato). E’ stato sicuramente l’attore più popolare dello schermo, con una carriera lunghissima e sempre da protagonista  (fin da Il Virginiano di Victor Fleming del 1929). Fu idolatrato dalle platee di tutto il mondo ininterrottamente e, cosa non consueta, da tante diverse generazioni. Quando venne in Italia, fu ospitato da Il Musichiere, il celebre spettacolo di Mario Riva: raccontano le cronache che appena si presentò -e prima ancora che Riva facce in tempo ad annunciarlo, scattò l’applauso più lungo che si sia mai avuto in una trasmissione televisiva.

Ha vinto tre Oscar: nel 1941 per Il sergente York nel 1952 per Mezzogiorno di fuoco, nel 1961 Oscar speciale alla carriera “per le sue numerose memorabili interpretazioni cinematografiche e per il prestigio internazionale che ha fatto guadagnare all’industria del cinema di cui è stato un esponente”.

Non posso approfondire l’argomento (dovrei dire troppo della trama) ma l’unico punto debole de Il dubbio è proprio lui. Non perché la sua interpretazione non sia, come al solito, ottima, ma perché da decenni in lui abbiamo visto l’incarnazione di un certo tipo di uomo e quindi… Basta, non posso proseguire: chi ha visto, o vedrà, il film… capirà.

Coprotagonista è un’altra stella fulgente del grande schermo. Deborah Kerr è sempre a suo agio: encomiabile e dal grande fascino sia che si cimenti nel drammatico (Da qui all’eternità) che nell’horror (Suspense) che nel sentimentale (Un amore splendido) che nella commedia (L’erba del vicino è sempre più verde) che nel musical (Il Re ed io) che nello storico (Quo vadis?). Tantissimi i grandi successi che l’hanno vista protagonista, tantissimi i generi affrontati. Da applauso anche nel thriller, genere da lei poco visitato: brava è dir poco.

Il Dubbio è diretto magistralmente dall’inglese Michael Anderson (che già nel 1958 aveva dimostrato notevole talento nel genere thriller col bellissimo Acqua alla gola) ed è ispirato a un famoso giallo di Max Ehrlich.

scheda


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