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Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi...

Da Labandadeibroccoli
Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi. Nigella si strafoca con etti di burro, piramidi di cioccolato ricoperte di praline, noi ci coccoliamo con un involtino, anzi un fagottino.Guardatelo il fagottino, con quella sua sinuosità, le forme arrotondate, i lembi ricurvi che si richiudono come in un abbraccio, sì rientra a pieno diritto nel comfort food made in bandadeibroccoli.Questi bocconcini sono il frutto di due cavalli di battaglia modificati e uniti per dare vita a una terza ricetta per niente male.Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi...In origine volevano essere degli involtini ripieni di pistacchi, ne pregustavamo già il sapore! Ahinoi i pistacchi non c'erano, allora abbiamo pensato a dei boconcini di pollo alla birra, peccato che mancasse l'alloro, fondamentale per una buona riuscita.Che fare? Beh riunire le due ricette in una nuova! Abbiamo preso le fettine di petto di pollo, le abbiamo battute un po', questa volta il macellaio di fiducia non ci aveva proprio soddisfatto e le abbiamo tagliate a metà.A questo punto abbiamo foderato le nostre mini fettine con delle foglie di basilico, cosparso il tutto con abbondante pecorino.Mentre ci guardavamo intorno la bella bottiglia di anacardi ha fatto capolino e abbiamo deciso di usarli.Anacardi in bottiglia? Sì signori nostri esistono. E non sono nemmeno l'ultima invenzione frutto di un astuto uomo marketing, la bottiglia è un tipico packaging africano. Abbiamo esagerato, non conosciamo gli usi commerciali di tutto il continente, ma possiamo dirvi con certezza che nel Benin si usa così.Siete stati in Benin? Wooow!No!Miii e allora che minchia dite?Eheh diffusa la notizia che siamo dei provetti foodblogger gli amici si deliziano a portarci souvenir di viaggio mangerecci, con nostra grande gioia.Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi...
E così possiamo affermare con certezza che in Benin gli anacardi non si imbustano, ma si imbottigliano. Avete idea di quanto sia scomodo tirare fuori degli anacardi dal collo di una bottiglia? No?? Ve lo diciamo noi: è una piccola guerra psicologica, o voi o il collo della bottiglia. Dovete smuoverla, sbatacchiarla, fermarvi, distrarla (la bottiglia) e poi lanciarvi in un ritmo tribale, alla fine qualche anacardo lo riuscirete a tirare fuori. Poi dovrete ricominciare, il tutto ad libitum, fino a raggiungimento della quantità voluta.Con tutta franchezza ci siamo dati una motivazione di tipo antropologico/sociale. Certo viviamo in una società dove si va sempre di corsa, non abbiamo tempo per nulla e così vince su tutto la bustina di plastica con strappo, le insalate già pronte, il cibo precotto. Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi...
Conquistati gli anacardi li abbiamo tritati fini fini, forse per vendicarci, chissà (hiihi) comunque interi di certo erano un po' scomodi per rimpinguare il ripieno. E il sale? Beh no, fra anacardi e pecorino temevamo l'arsura! A questo punto abbiamo tagliato un po' di porro, nostro grande amore che non manca mai! Beh ormai era l'ultimissimo, la stagione è terminata ad aprile. Ci rivediamo a settembre caro porro, ci mancherai.Le fettine erano piccole e quindi abbiamo creato dei fagotti cercando di chiudere tutti i lembi in un solo punto con gli stuzzicadenti.Vinta la battaglia della chiusura abbiamo messo ad imbiondire il porro e subito dopo a scottare i fagottini. Beh  A questo punto sì che ci va un pochino di sale.Però eravamo insoddisfatti e lì l'idea di inserire la birra! Abbiamo sfumato, anzi abbiamo abbondato coprendo quasi la carne e facendo finire la cottura nella birra.Il risultato ci è proprio piaciuto.Con questa ricetta partecipiamo al contest di mammainpentola "Fantasie con il basilico", ma se la mammainpentola è in giuria ci autedifiniamo fuoriconcorso, visto che lei è una nostra giurata QUI  ^_^Il fagottino è un po' un comfort food, almeno secondo noi...


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