Dopo la crisi degli ultimi capitoli, Activision tenta di recuperare il franchise di Tony Hawk
Quando si pensa ai videogiochi di skateboard, si pensa a Tony Hawk. La serie di Activision ha conosciuto un vero e proprio periodo d'oro a cavallo del nuovo millennio, quando Pro Skater di Neversoft rivoluzionò il genere dei titoli sportivi con un prodotto di altissima qualità, capace di fare letteralmente sfaceli sia tra la critica che al botteghino. Proprio come una sorta di Icaro però, il brand è volato così in alto da schiantarsi poi clamorosamente a terra con le ultime uscite: la scelta di adottare una periferica a parte con Ride e Shred, accompagnata a valori della produzione veramente modestissimi, segnò quella che secondo molti fu la ingloriosa fine del franchise. Activision al contrario non ha voluto rassegnarsi a questo triste destino, ragion per cui ha dato il via libera alla produzione di Tony Hawk's Pro Skater 5, che in realtà è il decimo titolo della serie. Assente dallo showfloor dell'E3, abbiamo avuto modo di vederlo e provarlo a porte chiuse: ecco le nostre impressioni.
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Su, su e via
Le premesse in realtà non sono proprio eccezionali, a voler essere sinceri: lo sviluppo è infatti ancora una volta affidato a Robomodo, studio americano non particolarmente brillante che tra l'altro è lo stesso che si è macchiato dei già citati Ride e Shred. Inoltre l'adozione dell'Unreal Engine 3 e l'uscita cross-gen, con le versioni PlayStation 3 e Xbox 360 che giungeranno sul mercato poco dopo quelle PlayStation 4 e Xbox One previste per l'autunno, non lascia decisamente spazio a speranze riguardo a un prodotto particolarmente all'avanguardia dal punto di vista puramente tecnico. Senza dubbio la grafica non è tutto, e un gameplay molto valido può compensare ogni lacuna in tal senso. Come il titolo suggerisce, Tony Hawk's Pro Skater 5 rappresenta di fatto un ritorno alle origini della serie, nel tentativo di recuperare gli elementi che hanno contraddistinto i momenti di gloria dei primi episodi e allo stesso tempo di riavvicinare i fan rimasti contemporaneamente sia delusi dagli ultimi capitoli, sia orfani di reali e valide alternative all'interno di un genere che senza dubbio non è più sulla cresta dell'onda. Con queste premesse ben in mente, l'impressione è che lo sforzo di Robomodo vada nella giusta direzione, semplicemente perché Tony Hawk's Pro Skater 5 sembra davvero uno dei capitoli di Neversoft sotto una moltitudine di aspetti.
Anzitutto per le ambientazioni: l'apertura della demo che ci è stata mostrata aveva luogo proprio in un magazzino del tutto simile a quello iconico del primissimo episodio, una scelta piuttosto astuta destinata a scaldare il cuore dei fan. Più in generale, tutte le location saranno contraddistinte da dimensioni generose ma mai enormi, in maniera tale da addensare gli elementi al loro interno e mantenere un ritmo di gioco sempre elevato. Se la produzione Activision assomiglia moltissimo ai capostipiti della serie non significa però che ne sia una copia carbone, dal momento che Robomodo ha inserito alcune novità nel gameplay destinate a modificarne gli equilibri. La più incisiva è senza dubbio la possibilità di gestire la parabola di un salto senza esserne spettatori passivi: la pressione del tasto triangolo permette infatti di "atterrare" bruscamente durante qualsiasi momento del volo, così da poter salire su binari o pedane esattamente come nelle proprie intenzioni. Una possibilità che comunque, affiancata a quella di spingere la tavola e di frenare con L2 e R2, rende il tutto un po' più complesso e articolato. In aggiunta, la barra della Special si può ora attivare a proprio piacimento tramite L1, senza quindi operare in automatico al suo riempimento. Per quanto riguarda la struttura di gioco, la formula a missioni è stata rivista in maniera tale da assumere ora un ruolo più importante, anche se i dettagli sono piuttosto scarsi. Ampio spazio invece rivestirà il multiplayer online, permettendo di interagire in maniera cooperativa o competitiva con altri utenti. Non manca anche l'editor, migliorato nell'interfaccia e nell'usabilità rispetto al passato, con ovviamente la facoltà di condividere le creazioni online. Dalla nostra prova sembra che tutto sommato il team sia riuscito a recuperare in buona parte il feeling della serie, proprio perché - al di là delle novità -, Tony Hawk's Pro Skater 5 ricorda davvero moltissimo il gameplay originale. Forse addirittura troppo, verrebbe da dire, ma questa è una considerazione che dovrà essere approfondita in fase di recensione. Molto debole invece la componente tecnica, che sembra davvero appartenere a un'altra epoca sia per quanto riguarda le animazioni che la complessità poligonale delle ambientazioni, a tratti quasi imbarazzante così come la povertà di effetti e l'illuminazione estremamente basica. Visto che la data di uscita dista una manciata di mesi, difficilmente c'è da aspettarsi un significativo miglioramento in tal senso, fattore destinato probabilmente a rendere appetibile il gioco solo agli appassionati.