Titolo: Il falco maltese Titolo originale: The Maltese FalconAutore: Dashiell HammettAnno: 1930
Il libro...
San Francisco, anni Trenta. La storia comincia quando l’avvenente Miss Wonderly (il nome è una garanzia) varca la soglia dell’ufficio dell’agenzia di investigazioni gestita da Sam Spade e dal socio Miles Archer. La donna, piuttosto turbata, dice di aver bisogno del loro aiuto per ritrovare la sorella, ancora minorenne, scomparsa insieme a un tizio poco raccomandabile, tale Floyd Thursby. Un caso apparentemente semplice e dove si può guadagnare bene, considerata la facilità della signora nel tirar fuori i soldi.
Copertina della prima edizione 1930
Spesso però la realtà è un po’ diversa da come appare o da come viene raccontata. Che quello in cui li ha cacciati la bella Miss Wonderly sia un caso ad alto rischio lo dimostra la brutta fine del detective Archer, eliminato nelle battute inziali da un colpo di pistola, proprio mentre pedinava Thursby.
Lo stesso vale per Sam Spade: nel volgere di poche ore si ritrova immischiato in una faccenda spinosa e ingarbugliata che non promette altro che guai. Dietro alla storia lacrimevole della donna si nasconde l’intricata vicenda di una preziosissima e antica statuetta a forma di falco, esempio mirabile di oreficeria tardomedioevale, dono dei Cavalieri di Malta all’imperatore Carlo V. Un gruppo di loschi individui dà la caccia a questo oggetto pregiato, rincorrendolo da un continente all’altro e servendosi di ogni mezzo (legale e illegale) pur di averlo fra le mani. Se ne disputano il possesso, senza esclusione di colpi, la pericolosa e crudele Brigid O'Shaughnessy (vero nome di Miss Wonderly) - tutt’altro che l’indifesa creatura che aveva finto di essere all’inizio –, il viscido e untuoso Joel Cairo, il ricco e immorale Kasper Gutman. Tuttavia Spade non deve guardarsi solamente da questi avventurieri senza scrupoli, ma anche dalla polizia che lo accusa ingiustamente dalla morte del suo socio, dalla vedova di questo, innamorata di lui e dall’impulsivo tirapiedi alle dipendenze di Gutman. Per riuscire a cavarsela dovrà ricorrere a tutta la sua abilità e al suo sangue freddo, giocando su più tavoli ed evitando i passi falsi. Creando Sam Spade, Dashiell Hammett non dà solamente vita a un personaggio affascinante e ben riuscito, ma traccia le linee guida – un canone – di quella che sarà la figura del detective privato del genere letterario hard-boiled. A lui si ispireranno diversi autori, fra i quali Raymond Chandler (con il suo investigatore Philip Marlowe) è senza dubbio il più famoso. Spade è duro, cinico, ironico, strafottente, un tipo dai modi spicci e di poche parole, al tempo stesso rude e dolce con le donne (con una punta di machismo). Nella giungla metropolitana di San Francisco solamente i tipi come lui – hard-boiled appunto – resistono e sopravvivono alla violenza, alla corruzione e all’immoralità dilaganti. Scettico e diffidente nei riguardi del genere umano (in particolare dei poliziotti) e disincantato in amore, Spade non fa mai un gesto di troppo e sa contenere le proprie emozioni anche quando è sotto pressione. Pur non essendo un esempio cristallino di moralità, ha un suo codice di comportamento che istintivamente lo spinge verso la legge e la giustizia.
...dal libro al film…
Bogart nei panni di
Sam Spade (dal film)