«Questa è giustizia! È il primo passo essenziale per ridare dignità e valore a un'area abbandonata a se stessa, che precludeva le possibilità di lavoro a tanta gente e i servizi a tanti armatori».
Lo evidenziano gli ex operai del Cantiere navale Trapani che da 2 anni fanno parte del «Collettivo lavoratori in lotta», non nascondendo la soddisfazione per l'imminente fallimento dell'azienda Cnt, sulla scia del fallimento della Satin spa, stabilito il 3 aprile dal Tribunale di Trapani. I lavoratori puntano a ottenere la concessione dell'area demaniale in cui operava il cantiere navale. Con questo obiettivo, lo scorso anno, in seno al Collettivo è stata costituita una cooperativa. «Ben vengano anche altre realtà produttive - precisano gli operatori - purchè si sfruttino le potenzialità di quest'area».