Leggevo in questi giorni che, a margine della presentazione di Archimede (la nuova centrale termodinamica Enel di Priolo Gargallo nel siracusano), l’ad Enel Fulvo Conti ha fatto un po’ il punto della situazione sulle strategie energetiche che si seguono e si seguiranno in futuro. Si punta sostanzialmente su un mix energetico composto da più fonti. La ragione è nota, tutti i grandi Paesi fanno la stessa cosa: si vorrebbe ridurre sempre più il ricorso alle fonti fossili, le più inquinanti, e spostarsi gradualmente il più possibile verso le energie pulite. Per ragioni che definirei ‘evolutive’, le rinnovabili al momento non garantiscono ancora lo stesso rendimento delle fossili. Ma questo non significa che non si punti a svilupparle o incentivarle. La centrale termodinamica di Priolo ne è una prova concreta, potendo sfruttare l’energia solare anche quando questa scarseggia o è assente. Sembra un miracolo, in realtà è tecnologia.. la centrale immagazzina energia quando c’è luce, oltre a quella che effettivamente viene subito utilizzata, e la mette a disposizione come riserva quando non è in condizione di produrne altra. Notevole. Ma a detta di Conti questo è solo uno dei tasselli tecnologici su cui si punta. Uno dei più puliti, aggiungerei. Come il nucleare. Che, nell’ottica di quel mix energetico potrebbe dare una grossa spinta.