Assolutamente nulla. Eppure non riusciamo a essere riflessive e iniziamo a bombardare il poveraccio che non può, di certo, annullare la sua vita e le sue storie precedenti. Le frasi sono da manuale: “Ma che cavolo di nome ha?”“Ma poi hai visto i capelli?”“Sì, è alta ma non ha forme”“Ma le hai visto il seno? Sembra una tavola da surf”“Ma come si veste? E come si trucca?”“E comunque mi hanno detto che non riusciva a mettere due parole in fila…”“Io non riesco proprio a capire come hai fatto. Io e lei siamo talmente diverse. Siamo opposte. O ti piace lei o io. Questo ancora non me lo spiego ma lo capirò”. E dietro quel capirò c’è tutto.In un nanosecondo, riusciamo a dipingere quella malcapitata come la donna più brutta, più stupida, più inadeguata del pianeta.Che poi, nella maggior parte dei casi, è così. Non è acidità ma solo realtà. Lo giuro!Ora, la questione è una sola. Non riusciamo a immaginare la persona che ci capisce, che ci ama, che ci ascolta, che ci sopporta, ripeto #checisopporta, che si comporti nello stesso modo con chicchessia. Non riusciamo a digerire quell’immagine di lui con lei. Di loro che ridono e si divertono. Di loro che stanno insieme. Di loro, punto.E come in tutto quello che succede, quando non riusciamo a darci una spiegazione, attacchiamo. Ps. Io un'ex l’ho conosciuta e col tempo anche apprezzata (grandi conquiste riservate a poche elette). Adesso le chiederei: “Ma tu ed io cosa c’abbiamo visto in lui?”, questo in effetti lo farei. Quasi, quasi… la chiamo. Magari in futuro, dai.Sophie
Magazine Diario personale
Tutte le volte che in casa si pronuncia il nome Eva a mia madre parte l’embolo. Eva è l’ex ragazza di mio padre in età adolescenziale. Sono trascorsi più di trentacinque anni dalla fine di quel tenero amore, ma lei, mia madre, è ancora capace di litigarci e di tenere il muso come se fosse una ragazzina. Ricordo che quando io e mia sorella eravamo bambine tiravamo fuori una foto di mio padre ritratto con alcuni amici e tra loro c’era pure Eva. Quello era un dispetto che le servivamo a cadenza regolare. Lui, l’unico grande amore della sua vita, se la rideva compiaciuto, lei si arrabbiava a tal punto da non rivolgergli la parola. Diciamolo chiaramente: a noi donne le ex dei nostri uomini ci mandano in confusione. E non importa a quando risalga la storia, non importa conoscerle oppure no. Loro sono lì. Ferme. Riusciamo a lasciarci coinvolgere a tal punto che avremmo anche voglia di uscirci insieme una sera per scoprire: Toh, cosa avrà in più di me?
Assolutamente nulla. Eppure non riusciamo a essere riflessive e iniziamo a bombardare il poveraccio che non può, di certo, annullare la sua vita e le sue storie precedenti. Le frasi sono da manuale: “Ma che cavolo di nome ha?”“Ma poi hai visto i capelli?”“Sì, è alta ma non ha forme”“Ma le hai visto il seno? Sembra una tavola da surf”“Ma come si veste? E come si trucca?”“E comunque mi hanno detto che non riusciva a mettere due parole in fila…”“Io non riesco proprio a capire come hai fatto. Io e lei siamo talmente diverse. Siamo opposte. O ti piace lei o io. Questo ancora non me lo spiego ma lo capirò”. E dietro quel capirò c’è tutto.In un nanosecondo, riusciamo a dipingere quella malcapitata come la donna più brutta, più stupida, più inadeguata del pianeta.Che poi, nella maggior parte dei casi, è così. Non è acidità ma solo realtà. Lo giuro!Ora, la questione è una sola. Non riusciamo a immaginare la persona che ci capisce, che ci ama, che ci ascolta, che ci sopporta, ripeto #checisopporta, che si comporti nello stesso modo con chicchessia. Non riusciamo a digerire quell’immagine di lui con lei. Di loro che ridono e si divertono. Di loro che stanno insieme. Di loro, punto.E come in tutto quello che succede, quando non riusciamo a darci una spiegazione, attacchiamo. Ps. Io un'ex l’ho conosciuta e col tempo anche apprezzata (grandi conquiste riservate a poche elette). Adesso le chiederei: “Ma tu ed io cosa c’abbiamo visto in lui?”, questo in effetti lo farei. Quasi, quasi… la chiamo. Magari in futuro, dai.Sophie
Assolutamente nulla. Eppure non riusciamo a essere riflessive e iniziamo a bombardare il poveraccio che non può, di certo, annullare la sua vita e le sue storie precedenti. Le frasi sono da manuale: “Ma che cavolo di nome ha?”“Ma poi hai visto i capelli?”“Sì, è alta ma non ha forme”“Ma le hai visto il seno? Sembra una tavola da surf”“Ma come si veste? E come si trucca?”“E comunque mi hanno detto che non riusciva a mettere due parole in fila…”“Io non riesco proprio a capire come hai fatto. Io e lei siamo talmente diverse. Siamo opposte. O ti piace lei o io. Questo ancora non me lo spiego ma lo capirò”. E dietro quel capirò c’è tutto.In un nanosecondo, riusciamo a dipingere quella malcapitata come la donna più brutta, più stupida, più inadeguata del pianeta.Che poi, nella maggior parte dei casi, è così. Non è acidità ma solo realtà. Lo giuro!Ora, la questione è una sola. Non riusciamo a immaginare la persona che ci capisce, che ci ama, che ci ascolta, che ci sopporta, ripeto #checisopporta, che si comporti nello stesso modo con chicchessia. Non riusciamo a digerire quell’immagine di lui con lei. Di loro che ridono e si divertono. Di loro che stanno insieme. Di loro, punto.E come in tutto quello che succede, quando non riusciamo a darci una spiegazione, attacchiamo. Ps. Io un'ex l’ho conosciuta e col tempo anche apprezzata (grandi conquiste riservate a poche elette). Adesso le chiederei: “Ma tu ed io cosa c’abbiamo visto in lui?”, questo in effetti lo farei. Quasi, quasi… la chiamo. Magari in futuro, dai.Sophie
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
I suoi ultimi articoli
-
Se ti mancano le parole
-
Un blog da seguire -> Petitpatisserie
-
Baby Shower a sorpresa
-
Sposa in autunno
