Ci sono dei mestieri che indubbiamente generano fascino. No, non fascino strettamente professionale legato alle competenze, alla cultura e allo stipendio che si portano a casa a fine mese. Sto parlando di quell’attrazione estetica fortemente legata alla “posizione” in senso fisico che, opportunamente occupata, genera un’aura ammaliante tutta sua. Ad esempio, gli uomini da bancone!!!
Foto Mauro Puccini
Sarà la stagione, sarà che quando ci avviciniamo al bancone di un bar siamo in balia o di una rilassatezza estrema (faccio un drink e mi rillasso) o di una depressione esasperante (mi ubriaco almeno non ci penso) o di una folle euforia (bevo e ballo e bevo e ballo e…magari mi ciuccio anche il barista)! Per cui quelLO LI’ che ci accoglie sorridente e scarruffato dietro alle sue bottiglie e strani attrezzi diventa immediatamente un dispensatore di felicità, un realizzatore di un desiderio immediato, un oggettino che si lascia ammirare…(Cocktail Docet)
Spavaldo perchè protetto da una barriera fisica fatta da un banco di legno che lo tiene a distanza (ma non troppa, così che può decidere di accorciarla quando vuole). Sicuro tra i “ferri” del mestiere. Abile incantatore che velocemente palleggia ghiaccio, bicchieri e bottiglie. Furbetto mentre shakera un mojito con il suo braccio muscolosetto e tatuato sfoggiando un sorriso sornione. Chi sta dietro al banco, infatti, è al corrente del potenziale attrattivo generato dal suo mestiere, dalla sua arte e dal suo modo di fare. E ne approfitta (giustamente).
Dall’alto della pedana scruta l’ambiente, valuta i personaggi interessanti e passa in rassegna le gnocche presenti nel locale. Quando una di suo gradimento si avvicina, ecco che, mentre tenta di prenderle l’ordine, finge di non capire…ottima scusa per accorciare le distanze e sibilare nell’orecchio della vittima un “Cosa volevi? Un sex on the beach?“…”Veramente vorrei un Negroni…e tu mi sembri parecchio bianco” (ops, questa era le risposta della Maldisposta). La sua amica, Bendisposta, invece, asseconderà il flirtaggio lanciando sguardi di fuoco a quelle mani possenti che spaccano ghiaccio e pestano menta con un’energia spropositata che lascia vagare in scenari vietati ai minori…
Lasciare e farsi lasciare il numero è un attimo. Lui, oltre a saper fare i cocktail, ha imparato benissimo i trucchi del rimorchio-da-bar. Voi, se ne avete voglia, potete decidere di assecondare il gioco (consapevoli del fatto che vale la legge del “five to nine“, ovvero tutti gli imbrocchi fatti dopo le cinque di mattina porteranno solo a delle grandissime s*****e) o scappare dalle mani di questi diavoli-da-bancone…che però potrete continuare ad osservare. Dopotutto, è sempre un bel vedere, no?!?
E a voi? Quale altro mestiere vi affascina? (e non mi dite l’impiegato di banca con la camicina e i mocassini che non ci credo)!!! More Cocktails, More Love!!!