Roma 24 febbraio 2014
“Appena cominciava ad albeggiare, chiudevamo le massicce imposte dell’antica casa, poi accendevamo due candele intensamente aromatiche, che spandevano intorno una luminosità fioca e spettrale.
Indotti da quel debole chiarore, consegnavamo le nostre anime ai sogni: leggendo, scrivendo oppure conversando, sinché il grande orologio non ci annunciava l’avvento dell’Oscurità vera.
Allora uscivamo sottobraccio a passeggiare lungo le strade, proseguendo con i ragionamenti del giorno oppure limitandoci a girovagare senza meta fino alle ore piccole, cercando, tra le luminosità e le tenebre della città gremita, l’intensa eccitazione della mente che l’osservazione silenziosa sa suscitare.”
da, I delitti della Rue Morgue, Demetra 1993
A domani
Lié Larousse