14 novembre 2012 Lascia un commento
Film (film…) senza un soggetto, direi piu’ una vetrina costruita ad arte per bambini sempliciotti che hanno voglia di spiaccicarci il naso contro.
C’e’ gente amena coi soldi, viziata, corrotta, delinquente, mezza scema e qualcuno l’ha definita "critica feroce alla societa’ borghese".
In queste operazioni trovo curioso che si faccia critica non su fatti ma su opinioni, che non si giustifichi una tesi bensi’ l’opinione di una tesi, un po’ come dar credito al pescivendolo che ha la merce piu’ fresca quando quella dei concorrenti puzza.
Saro’ io che non mi abituo ma proprio non riesco a capire coloro che confondono le proprio idee con l’arte altrui. Oltretutto la debolezza del Bunuel-pensiero e’ decuplicata dalla codardia del nascondersi dietro sequenze sognate dai protagonisti per sputare sula polizia che tortura i poveri capelloni, per dare addosso ai paesi sudamericani, non tutti s’intende, solo alcuni e mitragliare gli odiosi protagonisti, come neanche gli sceneggiatori di "Dallas" hanno saputo fare.
Povero vecchio, nemmeno piu’ il coraggio delle proprie idee gli era rimasto.
Gli hanno dato anche l’Oscar ma del resto la Hollywood liberal tra jet, stanze d’albergo da migliaia di dollari a notte e bottiglie di Crystal, e’ da sempre molto democratica.
Sfido a rivedere il film oggi e attribuirgli un seppur minimo senso se non inscritto in un contesto storico gia’ archiviato sotto la voce "scusate ci siamo sbagliati, il nostro mondo e’ peggiore del vostro".
Si salva qualcosa? Forse il titolo, esempio di paraculismo dal quale c’e’ sempre da imparare.