Sono segretamente attratto dalla poligamia. Sono costretto a usare quest'avverbio "segretamente" per non destare equivoci e rassicurare i benpensanti che non vado in giro a fare proseliti, né tantomeno sono un filo-arabo-islamico. Nel mondo occidentale la poligamia desta ancora molte perplessità, poiché siamo ancora del tutto incapaci di assimilarne i valori positivi. Schiavi del concetto di "possesso" e "possessività" gli occidentali rifiutano la poligamia dal punto di vista antropologico come un'impossibilità di attuazione.Quale sarà ci si domanda, l'espediente per neutralizzare la gelosia? In fondo che cos'è la gelosia e perché esiste la gelosia?La gelosia in fin dei conti esiste perché esiste l'abbandono. E l'abbandono è la cosa più devastante, a livello di percezione emotiva, che può capitare all'uomo.Ciò che precede l'abbandono è la fase preparatoria della mancanza di attenzioni, ancora più fastidiosa, attenzioni che vengono dirottate su un altro. E a questo punto la gelosia, come diceva anche Freud, viene a coinvolgere soprattutto il rivale, colui che si è messo in mezzo (succede anche nel tipico caso dell'arrivo di un nuovo fratellino, non solo quindi relativamente a situazioni sentimentali).Ma il punto-chiave del discorso è che il rivale esiste perché la partita si gioca all'interno di un sistema bipolare che ambisce a diventare tripolare. Eliminando la bipolarità della coppia, non ha più senso il rivale da combattere.Va anche precisato che la vera poligamia è la consenziente consapevolezza che esistono più partner contendenti; una donna sa delle sue "rivali", ma probabilmente saprà che non perderà il marito per questa ragione, perché l'autentico problema non è visto da parte dell'uomo o della donna che hanno più compagni, semmai da parte della gestione della compresenza dei compagni tra loro. E' tra di loro che devono andare d'accordo. D'altra parte l'uomo/la donna si dovrebbe fare carico di una uguale attenzione verso i propri partner, bilanciare la manifestazione d'interesse in modo equo, spostando il fulcro dell'attenzione non tanto sul fatto che esistono più compagni di per sé, quanto su come intrattenersi con i suddetti, per non creare, appunto gelosie.Esaminandone gli aspetti positivi, la poligamia tende ad essere concepita e organizzata per amare persone diverse per aspetti diversi: c'è la donna brutta di viso con cui è bello chiacchierare, quella ochetta che ami per scopare, quella ben vestita, quella più materna, quella con cui parli di musica, quella che sa cucinare bene, quella con cui viaggi: un caleidoscopio di peculiarità che si amano o si cercano di amare allo stesso modo, ma in tempi diversi. Un rapporto poligamo sarebbe molto frizzante, in tedesco si chiamerebbe abwechselnd, frizzante ma in continuo cambiamento, giorno dopo giorno.Ciò che non è bello nel mondo musulmano è che la poligamia sia un diritto a senso unico, valido solo per l'uomo: vale a dire che la donna non può al contempo avere più compagni, ma deve sottostare alla potestà del marito, che continua ad avere diverse partner. E' certo però che la poligamia spazza via l'ipocrisia della menzogna (per incontrare un altro partner non servono più sotterfugi, bugie, è nel patto del gioco vedere qualcun altro liberamente) e di tanto in tanto magari si può anche organizzare un'orgia, ma è da vedere.Ma come si può costruire una poligamia clandestina? (perché qui in Italia sarebbe clandestina, essendo non ammessa anche per legge) Bisogna avere una bella costanza e una buona capacità di organizzazione nell'incontrare più donne insieme, all'inizio in gran segreto e poi cercando di fare accettare loro questa filosofia. Non è e non sarà facile. Per il momento è bella l'idea, questa idea di abbondanza, di darsi a tutte queste femmine che ti aspettano agli appuntamenti. Fino a quando l'evanescente svanirà...........Alcuni uomini occidentali poligami sono Charles Owen Hinton, scrittore di fantascienza bigamo e Pupo (Enzo Ghinazzi).