George Steiner, intervistato da Repubblica e ripreso oggi da Il fatto quotidiano, parla del fascismo del denaro, del conformismo e del sapere dire dei no:
“Abbiamo perso l’arte di dire ‘no’. No alla brutalità della politica, no alla follia delle ingiustizie economiche che ci circondano, no all’invasione della burocrazia nella nostra vita. No all’idea che si possano accettare come normali le guerre, la fame, la schiavitù infantile. C’è un bisogno enorme di tornare a pronunciare quella parola. E invece ne siamo incapaci.
Sono sgomento di fronte all’acquiescenza di tante persone per bene, trasformate in campioni di fatalismo, quasi che protestare fosse diventato inutile e imbarazzante. Ma le personalità più grandi del nostro tempo, i Nelson Mandela, i Vaclav Havel, non hanno mai provato questo imbarazzo.
Purtroppo la famiglia, la scuola e il sistema mediatico inoculano sistematicamente tale virus.
Ci predispongono al più totale conformismo. E’ fondamentale riabituarsi alla resistenza contro i falsi idoli del nostro tempo.
A partire da quello principale: il fascismo del denaro… Il potere politico è nelle sue mani. Voi in Italia ne sapete qualcosa…”.
Ecco: il fascismo del denaro ci ha convinto che dire di no è brutto, porta male.
Dire di si alle riforme della maggioranza(soprattutto in tema di giustizia), ovvero del governo, ovvero del suo capo, è invece cosa buona e giusta.
Se no se, le riforme, se le fanno da sole: sbagliato, senza due terzi del parlamento, non si può toccare la Costituzione. A meno di passare per il referendum.
Paradossalmente, osserva Travaglio nel suo editoriale, proprio oggi il PD (e l'intera opposizione) potrebbe avere maggiore potere di veto sulle riforme.
Basta smetterla col sostenere il male minore, col chiedere il diritto di poter emendare (mica abbiamo dato i voti a questi "figuranti" solo per emendare, capito signor Merlo?).
Basta smetterla con l'aspettare l'agenda altrui.
Altrimenti, ma basta saperlo prima, se l'opposizione decide che il suo compito è sedersi al tavolo a emendare quello che decide Berlusconi, che lo faccia sapere. Gli elettori troveranno di meglio.
Segnalazioni.
All'estero lo chiamano già Altargate, lo scandalo sulla pedofilia all'interno della Chiesa. 131 casi in 2 anni. Altro che chiacchiericcio
Coraggio, Don Abbondio. A S. Onofrio, no mafia, no party: annullata la processione de l'Affruntata, dopo gli spari al priore.
Martelli al processo a Mori a Palermo: "Mi lamentai del comportamento del Ros col ministro dell'interno dell'epoca - ha detto ancora l'ex Guardasigilli -. Ora, alla luce delle date e ricordando meglio, credo si trattasse di Mancino"