Io ombra nera di Bobo? Neanche fossi Gelli
ANDREA MASCETTI “Le accuse di Belsito? Avrà respirato l’aria del clan di Gemonio”
Ariani, massoni, fascisti, trafficanti: a Varese terrei tutti insieme nella mia associazione? Neanche Licio Gelli ci riuscirebbe”. Andrea Mascetti ci ride, nello spirito dell’omonimo conte di Amici Miei, ma di essere finito nelle carte della Dia citato da Francesco Belsito come “massone, fascista, molto legato a Ordine Nuovo” non è entusiasta. Lui è indicato come“l’eminenza grigia del sistema di potere che si contrappone al cosiddetto cerchio magico”,quindi l’uomo forte di Maroni.“Ma per carità, con Roberto siamo solo amici”, taglia corto.“L’unica cosa vera che hanno scritto in quelle pagine è il nome dell’associazione che ho fondato: Terra insubre”. Il resto? “Tutte assurdità, c’è scrittoche sarei tra il fondatore della Banca Aletti, ma è dell’800… sarò mica highlander?”.
E i suoi rapporti con Ordine Nuovo?
La Dia dice che io conosco il figlio del fondatore, certo, è vero: ha un ristorante a Varese dove si mangia anche bene; lo conoscono tutti. Ma cosa c’entra ordine nuovo? Siamo seri.
Però Belsito parla di lei e dacome la descrive sembra conoscerla.
Mi ritengo fortunato a non averlo mai incontrato e se mi ritiene un suo nemico ne sono ben felice e decisamente orgoglioso. Avrà sicuramente respirato l’aria del clan a Gemonio, il Cerchio magico lì e quindi tira dentro un po’ tutti i nemici di quelli lì. Ne vado fiero, ripeto.
Non le sta simpatico, però conosce anche la sua associazione e la definisce come un covo di massoni e fascisti.
Due entità da sempre inconciliabili tra loro. Ripeto: siamo seri. Terra Insubre ha 2500 iscritti, sulla nostra rivista scrivono magistrati, professori di destra,di sinistra, storici… noi siamo belli, colti e simpatici ma c’è chi, a quanto pare, non apprezza il nostro umorismo. O meglio ci invidia, è l’invidia del mal riuscito.
A chi si riferisce? Chi sono i mal riusciti?
Ma sono storie vecchie, Varese è una piccola città e siamo cresciuti negli stessi anni, Maroni e io, Reguzzoni e tanti altri. Credo che alla base di tutto ci siano cose adolescenziali, qualche ragazza rubata, cose così.
Scusi ma qui ci sono tre procure che indagano, milioni di euro di rimborsi elettorali finiti non si sa bene in qualiuniversità per comprare lauree, pagare multe ai figli di Bossi…
E io che c’entro? A me Bossi mi cacciò poveretto. Lo costrinsero a farlo quelli del suo cerchietto lì, perché lui fece anche confusione con i veneti. Io nel partito non ho mai avuto incarichi, figurarsi. Sono un avvocato, un lavoro vero ce l’ho. Molti invece nella Lega hanno trovato un impiego e a quantopare non si sono neanche accontentati di quella fortuna, adesso che andranno a fare? Sono curioso. Si riferisce a Mauro? Non faccio nomi, difendo solo i ragazzi della mia associazione dagli attacchi idioti. Lei però sostiene Maroni? Siamo amici, un rapporto di stima reciproca, ci conosciamo da molti ma mi creda lui non ha bisogno di me. E comunque sì: spero che prenda la Lega perché altrimenti rischia di morire.
Il Fatto Quotidiano, intervista ad Andrea Mascetti (13-04-2012)
tags: Andrea Mascetti; Terra Insubre; Roberto Maroni; il Fatto Quotidiano
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