La patologia del fegato che maggiormente affligge le realtà più sviluppate è il fegato grasso che, soprattutto agli esordi, è asintomatico
Il fegato grasso, chiamato steatosi non alcolica, è un problema tipico soprattutto dei Paesi più ricchi perché è determinato, soprattutto, da uno stile di vita scorretto.
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Le ricerche scientifiche sul fegato grasso
La steatosi non alcolica, nel terzo mondo, rappresenta il disturbo del fegato più diagnosticato, come si evince da un'indagine condotta in Brasile all'Università di San Paolo. Del tutto simili i risultati che arrivano da una ricerca svolta negli Usa, in Virginia, secondo la quale il fegato grasso è sempre più diffuso tanto da riguardare una persona su quattro. Lo studio ha preso in esame gli studi sul fegato grasso non determinato dall'abuso di alcol e ha sottolineato che si tratta di una patologia in crescita con altissimi costi sociali. I ricercatori hanno concluso che la steatosi epatica è spesso associata ad altri problemi come l'ipertensione e l'obesità in più del 51% dei casi; nel 42% delle volte si accompagna con la sindrome metabolica che comprende alti livelli di colesterolo nel sangue, pressione alta e sovrappeso. Il fegato grasso, come sottolinea la ricerca statunitense, può comportare numerose altre malattie come il tumore epatico, colpisce ogni 1000 individui 0.44, e la cirrosi. Secondi i dati raccolti, questo disturbo provoca, ogni 1000 persone, 0.77 morti.
Le cause del fegato grasso
Le cause che portano al fegato grasso si devono ricercare, essenzialmente, nel sovrappeso e in un'alimentazione eccessiva di cibi grassi ed ipercalorici.
Un altro fattore che determina il problema è l'attività fisica che deve essere costante; il movimento, oltre a favorire il controllo del peso corporeo, previene l'insorgenza del diabete alimentare, regolarizza la pressione arteriosa e i valori di colesterolo nel sangue.
Per prevenire l'insorgenza della steatosi non epatica è importante far riferimento alla dieta mediterranea che prevede un consumo giornaliero di verdura e frutta fresca, cereali integrali e grassi buoni, come quelli contenuti nell'olio extra vergine d'oliva e nella frutta secca, come per esempio noci. Andrebbero limitate le pietanze elaborate, gli alimenti più grassi e con troppo sale mentre si può optare per pesce e carne magra e latticini scremati.
E' molto importane consumare una buona quantità di fibre, indispensabili per ridurre l'assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale, saziano a lungo e migliorano il transito intestinale.
Per prevenire la steatosi epatica non alcolica bisogna controllare il peso corporeo e, in caso di sovrappeso dimagrire, affidandosi ad un medico specialista.