Giovanni Boldini, la signora in rosa
Un ferrarese a Parigi che conquistò la Belle Epoque. E' Giovanni Boldini, ritrattista tra i più richiesti da dame come la marchesa Luisa Casati, la principessa Eulalia di Spagna, la contessa Gabrielle de Rasty. Per lo storico Bernard Berenson era un artista ultraraffinato, per Jacques-Emile Blanche quello della decadenza estrema, per gli inglesi che lo incontrarono nel suo breve soggiorno a Londra, semplicemente the little italian, per la sua statura bassa. Boldini fu capace di dare singolarità ai suoi personaggi e di individuare la nuova femminilità di donne complesse sull'orlo di una crisi di nervi. A Parigi era il più famoso del gruppo di italiani, vicino a De Nittis e Zandomeneghi, che non torneranno indietro: anche lui morirà a Parigi quasi novantenne e quasi cieco. Ora in Italia lo celebrano ben due mostre: a Forlì nei Musei San Domenico, Boldini. Lo spettacolo della modernità (fino al 14 giugno), 240 opere per un percorso, che oltre alla pittura, propone la sua straordinaria produzione grafica. In contemporanea sarà riaperto il Castello di Ferrara, riallestito con le collezioni cittadine dei capolavori di Boldini e De Pisis, in attesa che siano completati i lavori di restauro di Palazzo Massari sede delle Gallerie d'arte moderna e contemporanea della città, danneggiato dal terremoto.Per info: www.mostrefondazioneforli.it
www.castelloestense.it/it/il-castello/esposizione-di-giovanni-boldini-e-de-filippo-de-pisis
Fonti: www.repubblica.it