Il Festival dell'Ozio e un'insalata un po' così con fragole, arance e cipolla rossa
Da Lacucinadiqb
Credo sia giunto il momento che l'ozio si scrolli di dosso la cattiva nomea che nel corso dei secoli gli è stata appiccicata.Come prima cosa per apprezzare l'ozio bisogna aver un sacco di cose da fare, altrimenti non lo si godrebbe appieno. L'ozio poi è una panacea per le trombe di falloppio, finalmente coccolate dal silenzio o appena solleticate dal cinguettio degli uccellini, dallo zampettare dei leprotti, dalla danza frusciante delle foglie.E poi l'ozio allontana "l'imbecille volonteroso", pericoloso personaggio che mi fu spiegato anni fa da un generale dell'esercito italiano: sosteneva, a ragione, che fa meno danni un intelligente pigro che un imbecille sempre in movimento.
Il FAI, il fondo per l'ambiente italiano, organizza una due giorni (sabato 16 e domencia 17 giugno) davvero interessante a mezz'ora di strada dal casello di Padova Est e dall'Ikea Store ad esso adiacente: il Festival dell'Ozio, appunto, “Un piccolo antidoto al ritmo infernale della nostra civiltà per recuperare i ritmi naturali dell'esistenza e i piaceri considerati non produttivi, tra la cura del sé, del proprio intelletto, del proprio spirito e lo sviluppo del proprio lato creativo con una due giorni ricchi d'iniziative rivolte a tutte le fasce d'età". Nello specifico poi mi sono piaciuti tantissimo i consigli dell'ozio dati per la giornata di sabato: Leggi e contempla nelle logge, Schiaccia un pisolino all’aria aperta, Sdraiati al sole davanti al laghetto e quelli per la giornata di domenica: Fai volare gli aquiloni, Fischia con i fili d’erba, Cammina tra le vigne, Libera i tuoi libri.
E' un po' quello che abbiamo cercato di fare qualche giorno fa, durante un Open Day a Casa di Paola e Marco, diventata oramai una sede fissa per i miei corsi di cucina e le serate di degustazione.Durante questa giornata, dalla quale poi ha preso inizio un corso di yoga, un minicorso di cucina disintossicante e una serata di cucina vegetariana, gli amici presenti hanno partecipato ad una lezione di yoga, hanno cucinato insieme a me e poi hanno degustato il tutto e nel pomeriggio si sono ulteriormente rilassati con una lezione di Shiatzu.
E' stato davvero tutto molto lento e oziosamente costruttivo: respirare con la pancia, prendersi il proprio tempo, non confondere movimento con risultato è un lusso che ci si può permettere. Del resto, come diceva Kafka, "L'ozio è il principio di tutti i vizi e il coronamento di tutte le virtù."
Vi lascio una ricetta oziosamente fresca e gustosa, da preparare con la giusta calma e da gustare con il giusto silenzio.
Misticanza con fragole, arance e cipolla rossa
Ingredienti (per 4 persone)120 gr di misticanza, 150 g di fragole, 2 arance, 2 cipolle rosse, 1 cucchiaio di aceto di mele, 1 cucchiaio di zucchero di canna, 1 cucchiaino di senape di Digione, olio evo, pepe nero, sale in fiocchi.
ProcedimentoSbucciare le arance e pelarle in modo da eliminare la parte interna bianca (albedo) e ricavarne gli spicchi a vivo.Lavare l’insalata e velocemente le fragole e tagliare queste ultime a spicchi.Mondare le cipolle e tagliarle sottilmente.Preparare una vinaigrette sbattendo con un frustino o una forcheta un cucchiaino di aceto di mele, un cucchiaino di zucchero di canna, 1 cucchiaino di senape, 4 cucchiai di olio evo versato a filo, 4 cucchiai di succo di arancia. Regolare di sale e pepe nero macinato al momento.In una ciotola unire la misticanza e la cipolla, versare il condimento, mescolare bene e completare con gli spicchi di aranca e le fragole.Impiattare individualmente e servire, se lo si desidera, con fiori eduli (ovvero quelli commestibili).
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