Il Festival di Sanremo fa i Conti (Carlo) con Lei (Lorenza) e perde una serata

Creato il 09 giugno 2011 da Iltelevisionario

Il quotidiano ligure Il Secolo XIX ha anticipato nell'edizione odierna che per la prossima edizione del Festival di Sanremo si prospetta una "rivoluzione" voluta dal nuovo Direttore Generale della Rai Lorenza Lei che affiderà all'aziendalista Carlo Conti, volto familiare di Raiuno, il doppio ruolo di direttore artistico e conduttore. Il Festival probabilmente perderà anche una serata, scendendo dalle "tradizionali" cinque a quattro.

Infatti, come si legge nell'articolo di Claudio Donzella, " la mossa della Lei è arrivata come un fulmine su tutto il mondo che ruota attorno alla manifestazione canora. [...] Lorenza Lei sta prendendo di petto le questioni più delicate, con piglio decisionista, e sul Festival si sta muovendo con una logica ferocemente aziendale: basta con il superpotere della coppia formata da Gianmarco Mazzi e Lucio Presta. Troppo invadenti con la Rai. Mazzi è stato direttore artistico del Festival fino all'edizione 2011, e ha ancora un ancora un anno di contratto; Presta vanta nella sua scuderia gente come Roberto Benigni, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Luca & Paolo, Belen Rodriguez, e tantissimi altri. E così, sfumata subito l'idea di una conferma di Gianni Morandi alla conduzione, il cantante ha confessato di averci fatto un pensierino, e tramontata la carta Bonolis su cui puntava ovviamente Lucio Presta, ecco arrivare la candidatura di Carlo Conti. [...]

Non è ancora chiara la squadra con la quale Conti inizierà a progettare Sanremo 2012, ma già circola il nome di Camila Raznovich, l'ex veejay, che sarebbe considerata un'ottima spalla anche sotto il profilo della competenza musicale oltre che della personalità. Dall'entourage di Carlo Conti fanno notare che il momento è delicato e che il conduttore preferisce non fare dichiarazioni: evidente c'è il timore di essere "bruciato". Mentre nel clan di Presta circola un grande nervosismo: il manager avrebbe già messo in conto di stare fermo un giro, in attesa di vedere come si mettono le cose. Più complicata la posizione di Gianmarco Mazzi, nel senso che ha appunto ancora un anno di contratto come direttore artistico del Festival, e quindi non sarà così facile sbarazzarsene anche per un "carro armato" come Lorenza Lei. Ma in Rai c'è già chi giura che un accordo potrebbe essere trovato, senza neppure andare troppo alla guerra. Una cosa è certa: Carlo Conti non ci starebbe a fare soltanto da conduttore, a metterci la faccia e basta, vuole anche il ruolo di direttore artistico che la Lei sarebbe pronta a riconoscergli. E quindi per Mazzi non sembra esserci più gran posto. Anche se ai vertici della Rai non si nascondono che non sarà facile mettere in piedi un cast festivaliero facendo a meno, a quanto sembra, della scuderia di Presta. [...]

Insomma, la situazione è in piena evoluzione, anche perché mettere mano al Festival significa poi innescare un effetto-domino. Ad esempio, ai piani alti della Rai si sta già studiando come dare al "Sanremo" una lunga anteprima, un talent show che faccia da selezione dei cantanti. Era stato già individuato un possibile conduttore in Francesco Facchinetti, che però fa parte anche lui della scuderia di Presta. Quanto alla riduzione delle serate, se ne parlava da anni, visto che l'articolazione del Festival in cinque giorni è considerata eccessiva un po' da tutti. E nell'ultima edizione è andata bene perché ci si è potuti inventare la serata-evento legata ai 150 anni dell'Italia. Ma le ipotesi di contrazione del format si sono sempre bloccate di fronte alle esigenze pubblicitarie e di palinsesto della Rai, nel delicato equilibrio tra costi e ricavi alimentati dagli sponsor e dagli inserzionisti, e a quelle economico-cittadine del Comune, garantite dalla convenzione con la Rai. Che è però scaduta con il Festival 2011, per cui andrà ridiscussa e sarà facilmente modificabile. E l'amministrazione sanremese già incrocia le ditta: Lorenza Lei pare un osso assai duro, i milioni a cui sta rinunciando con altre, controverse scelte, come quella su Santoro, potrebbe volerli recuperare proprio tagliando il corrispettivo, nove milioni di euro all'anno, che finora era garantito al Comune di Sanremo. Che sta preparando una sua strategia per sedersi al tavolo della trattativa senza rischiare di essere travolto dal ciclone Lei ".


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