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Pochi giorni fa sono andato al cinema a vedere "Il Figlio dell'Altra" (Francia 2012) con la regia di Lorraine Levy. In Italia l'uscita è stata il 14/03/2013.
Durante la visita di leva per il servizio militare Joseph, un giovane ragazzo Israeliano, scopre che il suo gruppo sanguigno non è compatibile con quello dei genitori. Orith, la madre, incomincia a farsi mille domande su come fosse possibile una cosa del genere. Il padre, un ufficiale dell'esercito, affolla la propria mente con dubbi riguardanti la fedeltà della moglie. Convocati in uno studio medico, dopo aver insistito sul conoscere la verità dei fatti, vengono a scoprire che durante l'evacuazione dell'ospedale, a causa dei bombardamenti sulla città, i due piccoli erano stati scambiati per errore. Lo shock li porta a continuare la loro ricerca fino a fare la conoscenza in ospedale, nello studio del direttore, dell'altra famiglia coinvolta. Ho trovato perfetta la scena dell'incontro, lo stupore e l'imbarazzo quando si sono accorti che "l'altra" famiglia era palestinese e per quest'ultimi sapere che "l'altra" era israeliana.Il vero figlio di Orith, Yacine, è stato cresciuto da una famiglia "ostile" al loro mondo e apprende che ora vive e studia a Parigi per diventare medico. Le due famiglie dovranno conoscersi e dovranno affrontare l'ostacolo più grande, comunicare la notizia ai due ragazzi. Due mondi divisi non solo dalla guerra e ostilità ma anche dalla religione, modi di vivere e pensare completamente diversi. Un processo di accettazione difficile per chiunque. Joseph è un ragazzo di sangue palestinese ma cresciuto come un israeliano, mentre Yacine è un ragazzo di sangue israeliano cresciuto da palestinese. La confusione è molta e tutto quello che una situazione del genere può creare. Un film che ci aiuta a capire un po di più di una situazione non esattamente semplice da comprendere, se non per chi la vive, sulla quale sentiamo sempre e solo quello che ci viene raccontato dai media. In questa storia si vedrà molta umanità e capacità dell'essere umano nel capire e andare oltre i propri confini. Due famiglie "nemiche", perché i loro popoli lo sono, con un grosso problema da risolvere a da dover affrontare, insieme, una con l'aiuto dell'altra. Entrambe capiranno quanto poche siano le differenze tra di loro, conoscendosi e imparando ad apprezzarsi per quello che sono veramente come persone e non per l'appartenenza ad uno stato piuttosto che ad un'altro. Ho trovato la fine di questo film molto dubbia, in quanto il regista non fornisce indicazioni precise su cosa avverrà "dopo", ma penso che sia stata proprio questa, la sua intenzione.Questo è un film impegnativo, deve essere visto con occhi nuovi, quindi, lasciate preconcetti e giudizi fuori dalla sala! Beh, che altro dire, andate a vederlo e fatemi sapere le vostre impressioni.
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