Celenia è una brava autrice , appassionata da sempre di letteratura per l'infanzia
AUTORE: Celenia CiampaBIOGRAFIA:è laureata in Scienze della Formazione Primaria, studia per diventare pedagogista clinica ed attualmente lavora come maestra nella scuola elementare. Ama soprattutto leggere, passare il tempo con gli amici (molti dei quali conosciuti via internet, grazie ad un forum chiamato “anobii” che tratta di libri), passeggiare col suo cane Stella. Ha pubblicato con Siska Editore due e-book per bambini: “Il figlio dell’Orco e della Strega” e “Natale in Giardino”. Altri sono in fase di editing prima della pubblicazione.SITO: aNobii Siska Editore CONTATTI: [email protected]
TITOLO DELL’OPERA:“Il figlio dell’Orco e della Strega” (volume unico)TRAMA:C'erano una volta un Orco e una Strega. Come ve li immaginate? Bruttissimi e cattivissimi come tutti gli orchi e tutte le streghe, naturalmente. Sarebbe possibile pensarla altrimenti? Un giorno l'Orco e la Strega ebbero un figlio, Tarek. E il figlio di un orco e di una strega non può che essere bruttissimo! Tarek era così brutto, ma talmente tanto brutto che per non far morire la gente di paura andava in giro con un mantello che lo copriva completamente, da capo a piedi, volto compreso! Nessuno specchio era permesso a casa sua, così che nemmeno lui potesse vedere la propria mmagine...E se le cose non stessero esattamente così? Qual è il segreto del figlio dell'Orco e della Strega? Nascosto alla vista degli altri, e di se stesso, Tarekfarà i primi incontri importanti della sua vita e imparerà a conoscere punti di vista diversi dalsuo e da quello della sua famiglia. Poi, un giorno, arriverà per lui il momento di scoprire la verità su di sé. Dicono che sia così che si comincia a crescere...CASA EDITRICE: (Collana Siska Junior) Siska Editore ANNO DI PUBBLICAZIONE:2011GENERE:letteratura per l’infanzia ( fiabesco)PUBBLICO: bambiniPAGINE:49PREZZO:4.99 euroREPERIBILE PRESSO:Siska EditoreBookrepublicAmazon RECENSIONE: L’Orco e la Strega sono due personaggi talmente brutti che chiunque li veda deve necessariamente indossare una parrucca, visto che dalla paura i capelli diventano bianchi e non c’è tintura che tenga.Un bel giorno, come qualsiasi altra coppia, decidono di avere un bambino, e la loro vita cambia… Tarek è un bambino diverso da quello che si aspettavano, toglieranno ogni specchio dalla casa e gli daranno un mantello per rendersi invisibile agli altri, condizionando la vita del bambino in modo evidente e rendendolo schiavo della sue “mostruosità”, finché non incontrerà chi non lo metterà davanti alla propria immagine…Era da tempo che non leggevo una fiaba talmente “autentica” e commovente, e ringrazio Celenia per avermi proposto la sua opera. La fiaba che ha pubblicato, “Il figlio dell’Orco e della Strega”, è come le più belle cose della vita: semplice, genuina, e con una punta di amaro alla fine.Celenia possiede il dono di parlare ai bambini con semplicità e poesia, come solo pochi adulti saprebbero fare, in questa storia davvero bella e coinvolgente.Consiglio questo piccolo gioiello ai bambini ma anche agli adulti, per ritrovare quella ingenuità che avevamo e che stiamo lentamente perdendo a causa dei libri che vengono pubblicati al giorno d’oggi: storie tutte uguali, con improbabili e conformiste avventure amorose vissute da personaggi senza spessore.In un mercato sporcato e dominato da inverosimili vampiri e licantropi, sento il dovere di fare un’applauso a questa autrice per il suo coraggio di osare. Spero che Celenia ci regali altre belle fiabe, per ritrovare con dolcezza un mondo che si sta affievolendo, ma che resta comunque migliore della realtà in cui viviamo adesso.
Come può essere il figlio di un orco? Celenia ci propone una dolce fiaba in cui gli orchi sono buoni, proprio come Shrek
INTERVISTA A CELENIA CIAMPA1. Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?Grazie, il piacere è tutto mio ^_^Difficilissimo dire qualcosa di sé in poche parole… sono costantemente impegnata a capire qualcosa di più su di me, a cercare di ascoltarmi, a provare di stare al passo con i miei pensieri che corrono, corrono a volte troppo veloce per poi rintracciarne il percorso. Ciò che amo più fare è il mio lavoro: da quando ho concluso la prima elementare ho deciso di voler fare la maestra. Inoltre sto ampliando il mio campo, specializzandomi come pedagogista clinica: preferisco la prospettiva di non essere ancora arrivata.
2. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?E’ iniziata prima che io sapessi scrivere. Non ho frequentato l’asilo, ho invece trascorso la mia prima infanzia in compagnia di mia nonna. Con lei amavo inventare storie, raccontargliele o dettargliele per poi farmele rileggere. Con l’adolescenza poi la scrittura è diventata un vero mezzo di espressione, per me che ero molto timida. Mi ha accompagnata passo passo nella vita ed infine mi ha stupita trasformandosi in e-book.
3. Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?Il mio passatempo preferito è la lettura. Da brava lettrice compulsiva ho accumulato già più libri di quanti mai ne leggerò in tutta la vita, ed ovviamente continuo a farlo ancora. Una libreria piena dà il senso di infinito, di possibilità innumerevoli e di future avventure.Mi piace molto anche il cinema (altra via per sognare e conoscere storie) e condividere tutto questo con mio marito e con gli amici che rendono la mia vita più leggera.Infine, amo gli animali, soprattutto il mio cane lupo Stella, una delle migliori amiche che io abbia mai avuto: una presenza silenziosa che all’appello non manca mai.
4. I tuoi libri e autori preferiti?La letteratura per l’infanzia è il mio porto sicuro, preferisco gli autori che parlano ai bambini con sincerità, senza falsi sentimentalismi o finzioni zuccherose: i mondi tutti rosa non fanno per me! L’autore che più amo in assoluto è LemonySnicket, seguito da David Almond, Neil Gaiman, J.K. Rowling, Michael Ende, Carroll. Cambiando gusti periodicamente, visito anche tutti gli altri generi. Momentaneamente sono nel periodo fantasy e mi sto appassionando a “Il Signore degli anelli”, virando anche nella fantascienza di tanto in tanto.
5. Come è nata l’idea per il tuo romanzo?Come tutte le storie, è nata dalla realtà, trasfigurandosi con la fantasia in un linguaggio simbolico il quale amplia una situazione a tante altre storie cosparse nel mondo. In questo caso mi sono ispirata ad alcune persone che conoscevo di vista. Da qualunque cosa è possibile tirar fuori una dimensione fantastica.
6. A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?Mi sono ispirata principalmente alla mia esperienza diretta; questa estate sono stata alla presentazione di un libro di Fabio Genovesi, ed anche questo autore ha dichiarato che si può scrivere bene solo ciò che si conosce. Ho scritto la fiaba quando ero adolescente ed ho attinto dalle persone che avevo intorno, più o meno vicine (a volte basta incontrare una persona persino solo di sfuggita, per poterne trarne fuori in personaggio interessante!). Colui al quale sono maggiormente legata è senza dubbio Tarek, non a caso è il protagonista della storia! Pur essendo una figura maschile, dentro di lui ho messo moltissimo di me: come sono, come vorrei diventare.
7. Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?Non c’è un messaggio “cosciente”: ovvero, quando scrivo non penso mai ad un intento da voler raggiungere. Il messaggio, poi, nasce da solo. Dopo aver fatto diversi incontri e laboratori sul mio libro nelle scuole, mi sono accorta che ogni persona “legge” il messaggio che vuole, che a lei sia più consono. Questo accade sempre con i libri: quelli che vogliono trasmettere qualcosa di specifico sono quelli che amo di meno!
8. Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?Diventare scrittori “riconosciuti” non è affatto facile. Ho mandato, come fanno tutti (anche i “grandi”!) il mio manoscritto a tantissime case editrici, conosciute e non conosciute. Nel 2003 mi rispose una casa editrice di Pavia e mi propose di pubblicare con un contributo economico da parte mia. Ho accettato, aiutata da mia zia per finanziare il progetto. La casa editrice non era molto affidabile e poco dopo ha chiuso. Le copie rimaste sono state inviate a me (a pagamento, di nuovo) e le ho via via regalate agli amici. Poi ho avuto la fortuna di incontrare la mia attuale editrice, Siska Editore, che mi ha proposto di ridare vita a Tarek sotto forma di e-book. Come molti altri ero davvero scettica riguardo questa nuova forma di lettura, ma è bastato solo il tempo di provarla e me ne sono innamorata. Il digitale non esclude il cartaceo, lo accompagna ed arricchisce nella maniera che preferiamo.Insieme a lei ho tanti altri progetti in ponte, un altro racconto è uscito lo scorso Natale, intitolato “Natale in Giardino”.In entrambi i casi editoriali ho avuto la possibilità di fare presentazioni nelle biblioteche e incontri nelle scuole: sono esperienze importanti, il confronto dona senso a tutto il lavoro svolto.
9. Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?A mio parere, è scrittore anche il bambino che a scuola mi porge il quaderno con una storia inventata da lui per farmela leggere. E’ scrittrice la ragazza che butta nel suo diario le emozioni tumultuose che la agitano ogni giorno. E’ scrittore l’anziano che sente il bisogno di leggere la sua vita scrivendola prima di tutto per se stesso. La scrittura aiuta, regala, chiarisce. Se la si vive soltanto nella dimensione della ricerca di fama, perde la sua bellezza originaria. Scrivete, e divertitevi scrivendo. 10.Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?Con Siska Editore abbiamo più di un progetto in cantiere. Il più vicino (siamo già alla fase delle illustrazioni, una delle ultime che precede la pubblicazione) è un racconto particolare, nato dalle idee di un gruppo di persone, cucite insieme da me, come una coperta di quelle patchwork che facevano un tempo le nonne, con gli scampoli avanzati di stoffe, di idee nel nostro caso. Si intitolerà “Le cronache del Giardino”.
Grazie Celenia, anche per i preziosi consigli che ci hai regalato.