Un film deliziosamente delizioso! Sarah Smith ha praticamente preso tutto il natale e l’ha messo su pellicola, facendo diventare questo film-animazione un capolavoro del Natale e di animazione stesso, tanto da arrivare a ricevere una nomination ai Golden Globes 2012 come Miglior Cartoon dell’anno. Seppur snobbato dal botteghino americano riuscendo ad incassare appena 40 milioni di dollari, la Aardaman Animation, geni della plastellina, ‘osano’ unire la propria forza in campo animato con i tecnici della Sony Animation (dopo il flop di giu per il tubo con la DreamWarks), per dare vita a Il figlio di Babbo Natale, provando a far ridare sulla ‘leggenda’ di Babbo Natale, da troppo tempo assente dalle sale con un titolo ‘adeguato’ alla sua centenaria tradizione, Arthur Christmas finisce per conquistare non solo i più piccoli, grazie anche ad una profondità tridimensionale tanto evidente quanto obiettivamente evitabile, ma anche quei grandi che hanno smesso probabilmente da decenni di inviare letterine, tornando per l’occasione e per poco più di 90 minuti a sognare ad occhi aperti. Perché più o meno tutti abbiamo creduto all’omino grassoccio, vestito di rosso e barbuto che vola su una slitta, qui finalmente tornato a splendere in tutto il suo innegabile fascino.