- Coming Soon – 2010 – ♥ -
di
Sopon Sukdapisit
Un avviso ai lettori di questa recensione: qui di seguito sono riportati alcuni spoiler sul film che potrebbero svelare il fulcro del plot del film; si consiglia quindi a quanti vogliano vedere il film di leggere questa recensione solo dopo averlo visto. Sicuramente è un film horror che ha un significato metacinematografico che va ben oltre il voler spaventare i suoi spettatori. Di certo il regista tailandese Sopon Sukdapisit avrebbe voluto far riflettere sulla pirateria e i metodi spesso crudeli e poco sensibili che vi sono durante la produzione di un film. Ma se così fosse stato avrebbe dovuto porre maggiore attenzione alla recitazione dei suoi attori e non solo ricercare il citazionismo cinematografico. Frequenti sono infatti i riferimenti ad altri film dello stesso genere, a cominciare dall’ ormai molto noto The Ring e la visione del film che uccide, fino alle semplici inquadrature come quella del primo piano sull’ occhio che si apre resa celebre da Lost. Tutti riferimenti che hanno per unico scopo quello di far capire che il vero orrore è originato dall’ atto stesso di guardare, soprattutto poi se questo è supportato da un qualsiasi supporto mediatico. Il plot di Coming Soon è interamente incentrato sulla presenza di uno spirito maledetto che perseguita tutti coloro che guardano il film del quale è protagonista e che inizialmente fa credere allo spettatore che sia lo spirito di una reale assassina del passato, mentre alla fine si scopre che si tratta dello spirito della stessa attrice del film, deceduta proprio durante le riprese del film. E’ un peccato però che oltre al trucco ben eseguito dello spirito in questione ben poco sia all’ altezza delle atmosfere di tensione e paura che il film vorrebbe creare. Gli stessi attori protagonisti non vanno oltre le loro frequenti espressioni basite o terrorizzate che vengono arricchite in orrore da un doppiaggio italiano veramente pessimo che modifica anche alcune battute ( è ridicolo sentire che un personaggio thailandese scommetta su partite del campionato di calcio italiano). Interessante resta solamente qualche sequenza di montaggio tra la dimensione filmica e la realtà che spesso confonde l’ attenzione dello spettatore spiazzandolo su quale sia la realtà e quale la finzione. Ma tutto questo dura ben poco, perchè non appena l’ inquadratura ritorna sulle espressioni degli attori o sui dialoghi si è trascinati in una dimensione di orrore che è ben differente da quella indotta da questo genere cinematografico. Verrebbe da pensare che se l’ intenzione di trasmettere un valido messaggio metacinematografico era tra le prerogative del regista, l’ espressione di tutto questo nel suo film si vede poco, ma gli si augura comunque che “Coming Soon” (verrà presto).
( Espressioni Basite che si sprecano)
(Quante volte abbiamo visto il corridoio di luci che si spegne
creando l' illusione inseguimento?)