LSD – La sostanza, La Effe, ore 22,40.
Albert Hoffmann
Un documentario dello svizzero Martin Witz che ha fatto il giro di molti festival tra 2011 e 2012, da Locarno alla Berlinale al Festival dei popoli di Firenze, incassando anche riconoscimenti non secondari. Un documentario su una grande scoperta svizzera, e un grande prodotto di esportazione svizzero. La più famosa sostanza allucinogena di sempre, LSD (vale a dire dietilammide-25 dell’acido lisergico), viene difatti casualmente scoperta nel 1938 nei laboratori Sandoz di Basilea da un chimico di nome Albert Hoffmann. Nome destinato a diventare leggendario. Hoffmann solo nel 1943 intuisce le proprietà della sostanza, e da quel momento si dedicherà ad approfondirne lo studio. Sperimenterà, con libertà, apertura mentale e autentica curiosità per l’inesplorato, su di sé l’Lsd e la sua capacità di produrre visioni e allucinazioni. La sostanza sbarcherà in America negli anni Cinquanta, analizzata dai servizi segreti ai fini di un possibile utilizzo in una guerra chimica. Ma la sua grande stagione saranno gli anni Sessanta quando uno psicologo di Harvard, Timothy Leary, dopo averne sondato gli effetti la esalta quale sostanza in grado di “allargare i confini della coscienza”, quale grimaldello per aprire le porte della coscienza e inoltrarsi nell’inconscio. Leary, e in qualche modo anche lo scienziato Hoffmann, diventeranno punti di riferimento per la vasta comunità hippie che nel potente allucinogeno identifica una via non solo di allargamento della proprie percezione, ma di sovvertimento sociale dolce.
Il film di Martin Witz ricostruisce la storia e il mito dell’acido lisergico, con ampi stralci di un’intervista allo stesso Hoffmann realizzata – non da Witz – nei suoi ultimi anni di vita (è morto all’età di 102 anni). Più documenti d’epoca e testimonianze. Da non perdere, anche se forse il film è un po’ troppo clemente verso quella incendiaria sostanza.
A questo link un’intervista effettuata dal web magazine Rapporto Confidenziale al regista Martin Witz