Beth trova un cane ferito e abbandonato, decide di prendersene cura e di adottarlo. Non senza qualche resistenza, anche il marito, un chirurgo assorto nel proprio lavoro, che spesso trascura la famiglia, finisce con l'accettarne la presenza. Nel corso di un soggiorno nella casa in montagna, dove si celebra il matrimonio di una delle due figlie, il cane, Freeway, si perde nel bosco. Ha inizio una ricerca che durerà giorni.
Sono ormai trascorsi quasi tre decenni, da quando un gruppo di ex compagni di scuola, che avevano condiviso i sogni libertari degli anni Sessanta, si ritrovano all'inizio degli anni Ottanta, a casa di uno di loro, profondamente cambiati nelle aspettative e nelle aspirazioni. Si trattava de Il grande freddo del 1983, la seconda regia firmata da Lawrence Kasdan, dove tra le giovani star faceva la sua comparsa Kevin Kline, l'attore con cui poi avrebbe continuato a collaborare nelle opere successive. Anche se con situazioni e con scenari differenti, in Darling Companion Kasdan tornare a riunire alcune persone, questa volta si tratta di componenti familiari, in uno chalet di montagna per osservarne l'agire, i punti di forza, le debolezze e le idiosincrasie.
A partire da Beth, una donna sola, nonostante non le manchi l'affetto di due figlie ormai adulte. La scomparsa del cane metterà in atto una serie di dinamiche, svelando equilibri precari, rimproveri, debolezze, in una sorta di resa dei conti in un faccia a faccia col marito. Con uno stile volutamente lieve, anche se a tratti sfiora toni più cupi, Kasdan mette a punto un meccanismo narrativo all'apparenza semplice ma raffinato e mai scontato, dove quel che più conta è il dialogo, reso ancora più brillante da un cast d'eccezione.
Presentata alla cinquattottesima edizione del Taormina Film Fest la pellicola segna il ritorno alla regia di un grande narratore e conoscitore dell'animo umano. Considerato il terzo capitolo della trilogia che comprende il già citato Il grande freddo, insieme a Grand Canyon (1991) Darling Companion è una riuscita commedia che prosegue la riflessione dell'autore sull'esplorazione di una generazione. Nel cast Elisabeth Moss, Diane Keaton, Kevin Kline, Richard Jenkins, Mark Duplass.