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Il Filtrismo di Daniela Corsini in mostra a Bosco ai Frati

Creato il 11 dicembre 2012 da Visitmugello @VisitMugello

Sabato 1 Dicembre al Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati, si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica “RI-Frazioni” di Daniela Corsini. Si tratta di scatti di angoli di Firenze e Provincia, eseguiti con la tecnica del Filtrismo®, movimento di fotografia pittorica del quale Daniela Corsini è la principale esponente.

Per il Mugello, oltre al ritratto del bellissimo Crocifisso ligneo attribuito a Donatello, custodito proprio nel Convento di San Bonaventura, potremo ammirare riproduzioni di angoli di Borgo San Lorenzo, Marradi, San Godenzo e Vicchio.

Il Filtrismo di Daniela Corsini in mostra a Bosco ai Frati
La visita sarà anche un’occasione per ammirare il Crocifisso, rientrato dal Giugno scorso dopo essere stato protagonista della Mostra alla Galleria degli Uffizi dedicata al Gotico Internazionale.

L’esposizione è ad ingresso gratuito, e resterà aperta fino al 6 Gennaio 2013, dal lunedì al venerdì con orario 10-12 e 18-19, il sabato e la domenica 10-12 e 15.30-19.

Chi è Daniela Corsini

Socia del “Gruppo Culturale Fornace Pasquinucci” ha presentato le sue opere in molteplici occasioni e, ultimamente, si è dedicata alla videoarte, il cui risultato ultimo è stato il video “Flussi di Colore“, presentato in prima assoluta nel dicembre 2006 in Brasile e disponibile insieme ad altri video nel suo sito.
I lavori di Daniela Corsini nascono dalla fotografia, successivamente rielaborata in modo da ottenere nuovi effetti cromatici e volumetrici fino ad arrivare ad una visione della realtà poetica, fatta di colori sgargianti e di forme nuove, che sembrano quasi immagini riflesse nell’acqua e deformate dalle onde. Il suo sito elaborato e ricco offre la possibilità di entrare ancora di più in questo mondo quasi onirico e di coglierne l’effimera consistenza, le fumose essenze, il turbinio dal ritmo talora ossessivo, talora morbido che lo contraddistingue.

Daniela Corsini - Ponte Vecchio
L’immagine sinuosa del Ponte Vecchio, ad esempio, rimanda all’idea dell’acqua e alla sua inafferrabilità, mentre nella rivisitazione del Campanile di Giotto è interessante cogliere la percezione del volume, l’incombenza della torre campanaria, l’altezza e la diversa angolazione che ne restituiscono, grazie anche all’uso contrastante dei colori, una visione insolita, nuova e originale. Le sculture, invece, assumono
nelle immagini di Daniela connotazioni di forte impatto, quasi drammatiche, ottenute grazie alla sovrapposizione di diverse inquadrature: il Perseo, fotografato in modo diverso, viene decostruito nella sua struttura e quasi smaterializzato dagli effetti coloristici, mentre il cavallo della statua equestre di Marco Aurelio, anch’esso fotografato da angolazioni differenti poi riunite, (visibile alla Libreria Feltrinelli e nel sito nella sezione “Tesori dell’arte”) ottiene quasi nuova vita e nuovo vigore al punto che la forza evocativa dell’opera è tale da indurre la sensazione di sentire il nitrito e lo scalpicciare degli zoccoli.


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