Le temperature gradevoli dei giorni scorsi mi hanno invogliato a sedere sulla panchina in pietra vicino a quello che un tempo fu un grande noce.
Il mio sguardo scrutava le gemme dei cespugli pronti a fiorire: la Daphne odorata, l’Edgeworthia, la Corylopsis pauciflora. Anche i cespuglietti di Dhianthus piantati l’anno scorso in vaso per paura di perderli stavano svegliandosi!E proprio accanto al grande vaso moderno posto sotto il ciliegio, sono rispuntate le viole mammole. Controllando meglio mi sono accorta che nei soliti posti, piccole chiazze violette spiccavano nel prato.
Puntuali come orologi svizzeri, anche quest’anno le violette sono tornate a fiorire!
Nel mio giardino crescono minute minute, ma il loro profumo è sempre intenso !
conoscerlo
Non ho ancora conosciuto persona che non ami la Viola mammola o Viola odorata, uomo o donna che sia! La sua forma aggraziata e il suo profumo conosciuto -già in antichità-, fa si che venga apprezzata da tutti.
Diffusa su quasi tutto il pianeta la viola mammola cresce bene in terreni fertili, freschi e ben drenati. La sua fioritura annuncia la primavera anche se in alcune zone alcune varietà fanno la loro comparsa già a dicembre. Si dissemina con facilità, tanto da trovare intere zone ricoperte di violette.
Cercatela vicino a siepi, nei boschi luminosi o anche nei prati, in zone di mezzombra. ....” Già nell’antichità, la viola mammola veniva menzionata negli scritti come pianta officinale. Nell’Islam viene descritta con l’eloquente detto popolare: «La viola occupa la posizione più alta, come l’Islam al di sopra di tutte le altre religioni». Questa pianta fu dedicata anche alle divinità greche e romane. Prima delle loro guerriglie, i legionari romani bevevano vino aromatizzato con la viola di marzo. In occasione di guerre e campagne militari, Napoleone Bonaparte indossava un medaglione con il simbolo della violetta, che probabilmente gli valse il soprannome di «Generale Violetta». Nel regno d’Inghilterra, durante la reggenza della regina Vittoria (1837–1901), questa pianta profumata divenne un cult per l’allora ambiziosa industria dei profumi. Intorno al 1893, con la prima produzione sintetica possibile del componente principale ionone, il culto di questa pianta aromatica ebbe improvvisamente fine. Non solo in diverse religioni e nella mitologia si trovano numerosi riferimenti alla grande importanza della viola mammola. Diversi artisti ed eruditi come Theodor Storm e W. A. Goethe descrivono i vantaggi di questa pianta in poesie e opere letterarie…”
dietro alle ampolline vecchi consigli -anche con le violette- scritti su un immancabile libricino … sul prossimo post
coltivarlo
Come detto sopra la Viola mammola ama terreni freschi, leggeri e ricchi dihumus. Collocatela in zone semi ombrose. In giardino mischiate il terriccio con torba e sabbia al fine di alleggerirlo. Cercate di mantenere umido il terreno, evitando pero’ i ristagni! Alla ripresa vegetativa – fine inverno- aiutate la violetta con del fertilizzante per piante da fiore da diluire in acqua. Non teme il freddo!
utilizzarlo nella composizione floreale
Chi non ha ricevuto almeno una volta il romantico bouquet di violette?
Avvolti nelle loro foglie cuoriformi gli esili fiori formano bouquet o piccoli coni profumatissimi.
Si avvicina la primavera e la Pasqua è alle porte. La tavola della festa fresca, semplice ma elegante.
Procuratevi dei vasetti mono-fiore da usare come segnaposto, perfette anche le fiale dei medicinali. Disponete gli steli nelle ampolline.
Se invece volete confezionare ugualmente i piccoli bouquets e non avete le foglie, legate gli steli con del filo in seta in tinta. Ton sur Ton. La preziosità della seta avvalorerà maggiormente la bellezza di questo fiore sostituendone le foglie. I fiori recisi durano circa cinque/sei giorni.
Regalateli alle amiche. Li apprezzeranno.