Il fiume del non ritorno
di Bee Ridgway
Bee Ridgway è nata e cresciuta ad Amherst, Massachussetts, in una corte di tre vecchi casolari. Ha frequentato l’Oberlin College. Ha lavorato per un anno a Elle Magazine, poi si è trasferita a Cornell per un dottorato in letteratura inglese. Dopo diversi anni spesi a caccia di ricerca sui materiali e il vero amore per il Regno Unito, ha iniziato ad insegnare letteratura americana al Bryn Mawr College. Vive con il compagno a Philadelphia. Il fiume del non ritorno è il suo primo romanzo.
Titolo: Il fiume del non ritorno
Autore: Bee Ridgway (Traduttore: Luca Scarlini)
Serie: //
Edito da: Sonzogno Editori (Collana: Romanzi)
Prezzo: 19.00 €
Genere: Travel Fantasy
Pagine: 496 p.
Voto:
Trama: Il giovane duca Nick Falcott sta per essere ucciso in battaglia durante le guerre napoleoniche e si risveglia in un letto di ospedale nella Londra di oggi. Gli viene spiegato che egli fa parte della Gilda, un’organizzazione che ha il potere di andare e venire attraverso i secoli. In tale veste, Nick può disporre di tutto: denaro e gloria a volontà. Eppure il suo cuore non può dimenticare gli occhi della bella Julia, rimasta all’inizio dell’Ottocento. E così otterrà dalla Gilda il rarissimo privilegio di poter tornare nell’epoca da cui è venuto, in cambio di una delicata missione: trovare il misterioso Talismano, un manoscritto più antico delle Sacre Scritture trattenuto in mani nemiche, e cambiare il corso del mondo. Perché la chiave per viaggiare nel tempo esiste. Possederla significa controllare il passato e quindi anche il futuro.
di CriCra
Attirata come fa uno specchietto con le allodole, ecco che la mia passione per il genere letterario time travel mi ha portato tra le mani questo libro – Il fiume del non ritorno – dell’esordiente Bee Ridgway. Metto subito le mani avanti riferendomi a chi dovesse pensare che questo libro potrebbe minimamente somigliare a “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” di Audrey Niffenegger. Questa storia è completamente diversa fatta eccezione per la capacità genetica dei protagonisti di riuscire ad attraversare e manipolare il tempo, anche se le caratteristiche sono comunque del tutto differenti.
Nel testo quindi ci troveremo a fare la conoscenza di vari personaggi con la particolare caratteristica di poter saltare nel tempo, di fermarlo a loro piacimento o addirittura di controllarlo attraverso le emozioni proprie o di chi sta intorno.
La storia si svolge a cavallo tra il ventunesimo e il diciannovesimo secolo. Protagonista maschile principale è il giovane Nicholas Falcott, marchese di Blackdown, che prima di essere colpito a morte per mano di un combattente nemico sul campo di battaglia a Badajoz, in Spagna nel 1812, compirà inaspettatamente un balzo temporale che lo condurrà nel 2003. Ad accoglierlo in questo futuro a lui sconosciuto e lontano, ci saranno i seguaci di una strana associazione segreta chiamata Gilda, i quali lo istruiranno affinché riesca ad ambientarsi al meglio offrendogli ogni bene necessario alla sua sopravvivenza in un mondo totalmente nuovo.
Nick vivrà agiatamente, si concederà molti lussi, piaceri effimeri e pochi affetti emotivi fino a quando la Gilda stessa non gli chiederà di collaborare con loro per riportare l’ordine e la giustizia che un gruppo di “ribelli temporali” soprannominati Ofan sta mettendo in pericolo. E il destino vorrà che la meta da raggiungere indietro nel tempo sarà proprio la sua epoca. Avrà così una nuova possibilità di rivedere i suoi cari, la sua casa e quell’unica donna che fin da ragazzino le si è insediata nel cuore, Julia Percy, la ragazza dagli occhi scuri sempre desiderata e mai dimenticata anche attraverso il passare dei secoli.
Devo dire che come libro non è poi così male, anzi. Il personaggio di Nick è molto coerente a se stesso dall’inizio alla fine. Non aspettatevi il tipico maschio alfa, che si fa rispettare e temere da uomini e donne. Lui è un uomo che se vogliamo potremmo definire un po’ egoista e vigliacco, quasi anacronistico, poiché sin da giovane non avrebbe mai voluto adempiere ai suoi doveri aristocratici e ciò si potrà constatare meglio nel momento in cui si abituerà agli agi e a tutte le modernità del ventunesimo secolo. Ma poi, non appena gli verrà concessa una seconda opportunità, saranno i profondi sentimenti per Julia a fare in modo di accrescere la stima verso se stesso fino a portarlo a lottare duramente per le persone che ama e per i nuovi ideali che adesso alimentano il suo animo.Al fianco di Nick ci saranno tanti altri personaggi importanti come appunto la dolce Julia che si dimostrerà essere una donna forte e coraggiosa, capace di lottare duramente per preservare un dono potente e pericoloso come quello di saper controllare il tempo e le emozioni delle persone; Bella, l’irriverente sorella minore di Nick che al pari del fratello sembra essere un personaggio del tutto fuori posto per il secolo in cui è nata; Alice Gacoki, l’irreprensibile consigliera della Gilda e suo marito Arkady Altukhov, un conte russo enigmatico e alquanto subdolo. E tanti altri personaggi tutti da scoprire.
Lo stile dell’autrice è scorrevole e articolato, ricco di dettagli storici e descrizioni specifiche degli usi e costumi dell’epoca trattata, evidenziando gli obblighi delle donne e risaltando le meschinità e le falsità di tanti uomini che a quei tempi si vantavano della loro posizione sociale. Benché a volte cada troppo nel prolisso rendendo la trama alquanto tediosa, il romanzo rimane in linea con i temi principali quali la storia, il fantasy e un pizzico di romanticismo che non prevaricherà mai gli altri ma li arricchirà in maniera semplice e delicata. Il finale che a mio avviso è apparso un po’ frettoloso, sembra lasciare tante domande sospese come se l’autrice avesse lasciato appositamente una porta aperta per un eventuale lavoro successivo. Sarà così? Staremo a vedere. Intanto buona lettura a tutti!