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il fiume dell'attesa

Creato il 18 marzo 2012 da Occhio Sulle Espressioni
il fiume dell'attesa นางนาก (Nang nak)
1999
Thailandia
Regia: Nonzee Nimibutr
Scritto: Wisit Sasanatieng
Una guerra qualsiasi del XIX secolo, non è importante sapere quale, si tratta sempre di bastardo imperialismo che manda al macero milioni e milioni di pedine, che disintegra legami, tutto per il volere di pochi. Essa però non ha potuto distruggere un qualcosa di ancora più potente: l'amore di una moglie fedele. È un sentimento talmente vigoroso da essere immortale, e se sarà destinato a spirare rimarrà comunque nell'animo di chi verrà dopo e lo farà rivivere.
Film nato dall'utero di una leggenda locale, simile a quella presentata in La riconciliazione, di Lafcadio Hearn, e poi anche nell'episodio Kurokami dello splendido Kaidan (1964), fa dell'estremo splendore degli scenari il suo punto forte. Una Thailandia, al tempo della vicenda chiamata ancora Siam, magica, dove brilla una natura incontaminata: poesia di verde e marrone, notti che brillano di un blu elettrico profondissimo.
Quasi a non voler violare questo incanto i dialoghi sono ridotti all'osso, predominati dai due protagonisti che si chiamano soltanto per nome, Nak, Mak; quando sono in ballo certe forze, è inutile "spiegarsi". Lei è Intira Jaroenpura, bellissima, dolcissima e sensualissima, lui è il bravo Winai Kraibutr.
Appuntiamoci il nome di Nonzee Nimibutr, ma anche quelli del direttore della fotografia, Nattawut Kittikhun, e dei musicisti Chatchai Pongprapaphan e Pakkawat Vaiyavit, che hanno creano una sonorità adatta, in maggior parte placida come lo scorrere di un corso d'acqua. Acqua che nel film è vita, ma anche consapevolezza, e il fuoco fine, ma anche coda che si perde nell'infinito.


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