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L’esploratore inglese Sir Richard Francis Burton si risveglia dopo la morte in un aldilà paradisiaco e misterioso: una vallata circondata da montagne impenetrabili e attraversata da un fiume immenso, lungo le cui sponde l’intera l’umanità si è risvegliata dalla morte. In questo strano eden la storia
della civiltà ricomincia da zero, con il difficile incontro tra uomini di epoche e culture diverse, tra chi si abbandona alle proprie pulsioni e chi si interroga
sul senso e le ragioni della nuova realtà. In compagnia dello scrittore di fantascienza Peter Frigate, di Alice Liddell, l’ispiratrice di Alice nel Paese delle Meraviglie, dell’aviatore Manfred von Richthofen e di altri personaggi che popolano il Mondo del Fiume, Burton decide di intraprendere un avventuroso
viaggio verso le sorgenti. Spinto dalla sua innata curiosità e da un inesauribile desiderio di scoperta, cercherà di capire cos’è il Fiume e chi e perché ha resuscitato l’umanità.
La Recensione
Dopo Hyperion e Dune, approdo a questo terzo ciclo, anche questo appena ristampato. La primissima impressione è che ha qualcosa di entrambi i romanzi sopracitati. Il che non deve oscurare la sua fortissima originalità: se lo si colloca nel suo tempo, i primi anni Settanta, ci si rende conto di quanti prodotti, non solo letterari, siano debitori nei suoi confronti.
Il Mondo Fiume è, appunto, un singolare mondo attraversato ininterrottamente da un fiume. Un paradiso terrestre, curiosamente privo di animali e piuttosto scarno per poter ospitare l'umanità appena resuscitata: almeno così appare ai trentasei miliardi di esseri umani, presi da ogni tempo e ogni luogo della Terra, che credono di esser finiti nell'aldilà, forse più un Purgatorio che un Paradiso.
Tra questi vi è Sir Richard Burton, esplorate inglese ottocentesco, il primo tra i tanti personaggi storici fatti rivivere sulla carta, con un gusto che si incontra simile in Hyperion. Se il poliglotta, razionale, ateo e fine antropologo esploratore finisce ben presto con l'esser il protagonista-eroe del romanzo, più sfuggente e mutevole è il ruolo assegnato a Hermann Goering, Reichsmarschall della Germania nazista, dapprima antagonista, poi più antieroe, spalla dell'esploratore suo malgrado. Ma ci sono anche: un uomo dell'età della pietra, un alieno giunto sulla Terra del XXI secolo, il Re di Roma antica Tullio Ostilio... più tutta l'umanità sparpagliata lungo il Fiume.
L'ambientazione squisitamente fantascientifica si riduce essenzialmente alle particolarità del Mondo Fiume, ai meccanismi di sintesi energia/materia che riforniscono di cibo i redivivi, ma soprattutto il mistero della resurrezione, quasi illimitata: sicché è possibile morire sul Mondo Fiume e tornare ancora una volta in vita, più e più volte. C'è, poi, il mistero della volontà che si è posta dietro la resurrezione: i cosiddetti Etici (tra le cui fila si cela un traditore, deus ex machina e soccorritore del protagonista), forse a capo di un esperimento scientifico, o chissà cosa.
La trama, al contrario, si riduce a una adesione, quasi omaggio, alla narrativa fantastica e di avventura, che inizialmente rallenta la lettura mentre le domande (e le risposte) vengono posticipate: da buon esploratore carismatico, Burton si pone come leader di un suo gruppetto e si mette in viaggio. Prima di incontrare delle risposte passeranno anni, e intanto fa la conoscenza di una buona fetta di culture e civiltà che hanno popolato la Terra attraverso i secoli. A ben vedere, è proprio questo il nucleo del romanzo: il confronto socioculturale, linguistico e antropologico, nonché religioso, tra culture differenti. L'autore lavora molto su questo confronto, evidente è la cura nella rappresentazione delle varie civiltà, si ingegna anche sul fronte linguistico, elaborando fantasiosi esempi di esperanto tra lingue altrimenti separate da migliaia di anni, non dimentica nemmeno l'aspetto religioso. Di tutte queste trattazioni sono pieni due terzi del romanzo almeno, in una narrazione che si compone essenzialmente di dialoghi, mentre l'azione è quasi assente. Per fortuna, l'autore si ferma appena prima che il lettore cominci ad annoiarsi e impone un'improvvisa svolta, facendo arrivare le prime preziose risposte.
Originale, innovativo, è un romanzo gradevole che osa e convince abbastanza. Fosse solo per la gran massa di opere che ha ispirato, dalla narrativa ai telefilm ai videogiochi; telefilm come Fringe e Lost serbano nell'ambientazione e in certe suggestioni un richiamo evidente; un simile melting pot di culture e civiltà è stato poi realizzato da Arthur C. Clarke nella sua ultima trilogia, con modalità assai simili. Un must, davvero.
Giudizio: +4stelle+
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
- Titolo: Il fiume della vita
- Titolo originale: To Your Scattered Bodies Go
- Autore: Philip J. Farmer
- Traduttore: G. Tamburini
- Editore: Fanucci
- Data di Pubblicazione: 2012
- Collana: TIF extra
- ISBN-13: 9788834719503
- Pagine: 256
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro