Magazine Media e Comunicazione

"Il format di Masterpiece è mio, l'ho inventato quattro anni fa" (Il Giornale)

Creato il 19 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano

Sergio Claudio Perroni

Il tormentone del perché - se è vero che Masterpiece nasce da un'idea di Andrea Vianello - la Rai non l'abbia prodotto internamente è già scoppiata. Dagospia, per dire, si chiede: "E' stata fatta una gara d'appalto come prevede la legge per assegnare la produzione esterna a Fremantle?". Il fatto è che l'idea originaria di un talent show per scrittori risale addirittura al 2009, Vianello conduceva Agorà e l'avrebbe fatto ancora per un po', e FremantleMedia Italia, la società di Lorenzo Mieli, non era ancora nata. Anche MasterChef Italia (Magnolia) e X Factor versione Sky (Fremantle) cui Masterpiece paga robusti tributi erano di là da venire.
Dunque, già quattro anni fa a Sergio Claudio Perroni, scrittore (Non muore nessuno, Nel ventre), traduttore e editor Bompiani (libri di Vittorio Sgarbi, Sandro Veronesi, Edoardo Nesi, Roberto Andò), viene l'idea di un format di scrittura creativa. Una cosa fin troppo d'avanguardia, forse. Ma perché non parlarne a Mieli? Il titolo potrebbe essere Pen Academy oppure Pulitzer show. Si tratta di un "concorso basato sulla costruzione dal vivo di testi narrativi e poetici proposti da gruppi di 3/5 esordienti, senza limiti di età". Con tanto di giuria per le selezioni dei concorrenti, composta di tecnici e autori sempre diversi, ad eccezione del presidente che dev'essere un personaggio autorevole e brillante, in grado di duettare con il conduttore, ruolo per il quale Gigi Proietti ha già confermato la sua disponibilità. Il vulcanico Perroni incontra Mieli sottoponendogli il progetto. Ma si sente rispondere che no, non interessa. Fine delle trasmissioni, l'idea si inabissa nel dimenticatoio.
Però, si sa come vanno queste cose. La tv è in evoluzione e il talent show diventa la nuova vena d'oro degli ascolti. Una volta spremute le formule canora e gastronomica, ci si può buttare su un nuovo filone come quello letterario che ha un pubblico scelto, che piace alla gente giusta eccetera. Così, trascorso qualche annetto, l'idea riaffiora dal magmatico passato. E sul "primo talent show al mondo dedicato alla scrittura" investe la crème della cultura col nasino arricciato: la Rizzoli libri, diretta da Paolo Mieli, la stessa Bompiani capitanata da Elisabetta Sgarbi, il Corrier(on)e della Sera che gli dedica anche un blog per tirargli la volata partita con un'audience così così del 5,14%.
Nelle settimane scorse Perroni ha citato il colloquio con Lorenzo Mieli di qualche tempo fa, imbattendosi però in un vuoto di memoria. Per colmare il quale ora ha inviato alla Rai una lettera dell'avvocato Carlo Melzi d'Eril con tanto di traccia del format dell'epoca.
Maurizio Caverzanper "Il Giornale"

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :