Dopo circa 500 anni di dominio portoghese, Macao è stata restituita alla Cina nel 1999
Mentre numerosi diplomatici e intellettuali dell’establishment dell’ex-colonia discutevano sul futuro delle relazioni sino-portoghesi e dei rapporti di Lisbona con la sua ex-enclave, la maggior parte di loro – ammesso che si interessasse alla questione – riteneva che il Portogallo potesse fare molto poco per mantenere la sua influenza su quel territorio.
Contrastando questa tendenza, il generale Rocha Vieira, l’ultimo governatore di Macao, si è impegnato a preservare la lingua e la cultura portoghese nel territorio, e a mantenere forti legami culturali con la piccola ma influente comunità latinizzata di Macao. Nel 1999 il generale Rocha Vieira ha quindi proposto la creazione di un Forum di Macao, mirato a promuovere legami tra il Portogallo e Macao e, più in generale, tra Paesi lusofoni e Cina.
L’idea è infine arrivata a compimento nel 2003, quando il governo cinese ha sostenuto l’istituzione del Forum per la cooperazione economica e commerciale tra la Cina e i Paesi di lingua portoghese, conosciuto anche come Forum di Macao. È costituito da 8 Paesi: Angola, Brasile, Capo Verde, Cina, Guinea Bissau, Mozambico, Portogallo e Timor Est, con Macao membro osservatore. Questa comunità lusofona è presente in quattro continenti e comprende più di 250 milioni di persone.
La regione a statuto speciale di Macao ospita il Forum con il patrocinio del Ministero del commercio cinese e con il Governo cinese che fornisce la maggior parte dei finanziamenti, e il Governo di Macao che contribuisce con una percentuale minore. Oltre a promuovere relazioni commerciali tra la Cina e il mondo lusofono, il Forum organizza anche corsi di formazione e seminari per funzionari dei Paesi membri, e finanzia (insieme a molte comunità imprenditoriali cinesi) numerose pubblicazioni. Queste ultime trattano temi economici e commerciali, e forniscono informazioni sulle economie dei Paesi lusofoni e su quella della Cina. A questo riguardo, il Forum ospita anche un incontro a livello ministeriale per discutere di tematiche economiche e commerciali ogni due, tre anni.
Hanno ripagato la Cina gli sforzi per promuovere la cooperazione economica e commerciale con le nazioni lusofone? Sembrerebbe proprio di sì. Tra il 2003 e il 2006 gli scambi commerciali tra la Cina e i Paesi lusofoni sono più che triplicati, passando da 10 a 34 miliardi di dollari, e nel 2011 hanno raggiunto l’impressionante cifra di 117 miliardi di dollari. Nel 2009 il Brasile, la settima economia del mondo, è diventato il principale partner commerciale della Cina nell’emisfero australe, con scambi commerciali bilaterali che hanno raggiunto i 42 miliardi di dollari. La Cina ha anche superato gli USA come principale partner commerciale del Brasile, dopo oltre 80 anni di predominio statunitense.
Per quanto riguarda l’Africa, dal 2008 l’Angola è il principale partner commerciale della Cina nel continente, con scambi commerciali bilaterali che hanno raggiunto i 24 miliardi di dollari nel 2010, ed è stato temporaneamente il principale fornitore di petrolio della Cina nel 2007. Inoltre, nel 2010, la Cina è diventata il terzo principale partner commerciale del Mozambico. La Cina è anche diventata una fonte importante di soft loans [prestiti a tasso d'interesse inferiore a quelli di mercato, N.d.T.] per i due Paesi, avendo fornito prestiti per 15 miliardi di dollari all’Angola e oltre 2 miliardi al Mozambico a partire dal 2002.
La Cina ha ottenuto un significativo sostegno diplomatico attraverso queste relazioni, in particolare su questioni quali i diritti umani, il commercio e il riscaldamento globale. Piloti di marina cinesi hanno condotto il loro addestramento a bordo della portaerei São Paulo, ed entrambi i Paesi hanno cooperato nella produzione di satelliti e di un aereo di linea. Il Portogallo, dal canto suo, sembra aperto all’idea di togliere l’embargo sulle armi dell’Unione Europea alla Cina (imposto dall’UE dopo le proteste in piazza Tienanmen del 1989), e rappresenta comunque una voce amichevole in molti incontri internazionali.
Nonostante il Forum di Macao non sia l’unica causa dell’imponente crescita nelle relazioni sino-lusofone, ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nell’accelerare questo processo. Con investimenti minimi, ma piuttosto intelligenti, la Cina ha ottenuto enormi guadagni economici e diplomatici. Ciononostante, queste relazioni non sono affatto prive di controversie. Il Portogallo e il Brasile mal tollerano la crescente presenza cinese in America Latina e in Africa, loro tradizionali sfere di influenza. Nell’ultimo decennio, inoltre, il Brasile ha presentato più di 100 reclami commerciali contro la Cina presso l’OMC e ha attuato misure commerciali per contrastare quelle che considera pratiche scorrette. Nonostante questi problemi, tuttavia, le relazioni tra la Cina e i Paesi lusofoni con ogni probabilità continueranno a espandersi, dal momento che ambo le parti hanno già ottenuto importanti guadagni da questa collaborazione.
La Cina sta costruendo una presenza imponente nel mondo lusofono e il Forum di Macao le sta portando straordinari vantaggi economici e diplomatici, nonostante stia fronteggiando una competizione sempre maggiore da parte di Brasile e India per il lucrativo mercato africano. Tuttavia la Cina ha stabilito una posizione forte nel mondo lusofono e, nonostante la competizione, è impegnata a mantenerla.
(Traduzione di Roberto Ricci)