Le autorità italiane smentiscono l'arresto di Ruslan Umarov
Feb. 01 2011, 00:55
I rappresentanti delle autorità italiane hanno smentito la notizia dell'arresto del 35-enne fratello del leader dei guerriglieri del Caucaso del Nord Dokku Umarov Ruslan Umarov.
In precedenza era stato comunicato che Ruslan Umarov era stato portato via da un treno da agenti delle forze dell'ordine italiane al momento di varcare la frontiera italiana alla stazione ferroviaria di Mestre a Venezia [1].
Fonti della prefettura della provincia settentrionale italiana di Gorizia hanno comunicato la sera del 31 gennaio che l'uomo arrestato alla stazione ferroviaria di Mestre, alloggiato nel centro per la detenzione temporanea degli immigrati illegali nella cittadina di Gradisca, non è Ruslan Umarov.
L'arrestato è risultato essere un cittadino del Tagikistan, cosa che è stata chiarita al momento di stabilirne l'identità. Con Ruslan Umarov ha in comune solo l'età. Quanto prima l'arrestato, che è privo di documenti, secondo la legislazione italiana dev'essere mandato in patria in Tagikistan, scrive la RIA “Novosti” [2].
Come ha comunicato "Kavkazskij uzel", secondo notizie dei mezzi di informazione di massa locali, Ruslan Umarov si è rivolto alle autorità italiane chiedendo asilo politico. Tuttavia i guerriglieri hanno dichiarato che l'arrestato non è il fratello di Dokku Umarov.
Nel frattempo le strutture armate della Cecenia stanno verificando la notizia della possibile morte dello stesso Dokku Umarov, a cui i guerriglieri ceceni nell'agosto 2010 si sono rifiutati di giurare fedeltà, scegliendo come proprio emiro il comandante in campo Chusejn Gakaev. Nelle strutture armate cecene non si esclude che Umarov abbia varcato i confini del paese e abbia interrotto tutti i contatti per superare tranquillamente l'inverno che è giunto. Ma allo stesso tempo non si esclude che Dokku Umarov sia stato ucciso o sia morto di una malattia causata da avvelenamento.
Il leader dell'"Emirato del Caucaso" Umarov si è preso la responsabilità dell'organizzazione delle due esplosioni nel metrò di Mosca nel marzo 2010. Inoltre il 27 gennaio 2011 il capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurov ha accusato le organizzazioni armate clandestine del Caucaso del Nord, tra cui anche quelle di Umarov, di aver compiuto il 24 gennaio l'atto terroristico a Domodedovo.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "Džemal' [3]: la spaccatura nell'"Emirato del Caucaso" aiuterà le strutture armate a lottare con i guerriglieri in Cecenia", "Umarov ha chiesto a Gakaev di restituirgli i soldi e ha riorganizzato l'"Emirato del Caucaso"", "Ai guerriglieri staccatisi da Umarov possono aggiungersi quelli offesi dalle autorità, ritengono gli osservatori".
“Kavkazskij uzel”, http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/180397/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] Sic. E' noto che Mestre non è luogo di frontiera...
[2] RIA (Russkoe Informacionnoe Agentstvo, “Agenzia di Informazione Russa”) “Notizie”.
[3] Orchan Gejdarovič Džemal', giornalista e politologo.