Il Ftse Mib (-0,19%) rimane sopra i 22.000 punti
Bene Yoox e Luxottica, mentre crolla Moncler e scendono Ferragamo e Tod’s. In calo anche Cnh Ind. e Telecom, contrastati i bancari.
Crollano le importazioni cinesi, crolla la fiducia degli analisti finanziari e degli investitori istituzionali in Germania, per il petrolio si parla di offerta in eccesso anche nel 2016, la stagione delle trimestrali è partita male, ma … ma Wall Street continua a salire e così le Borse del Vecchio Continente riducono enormemente le perdite fatte registrare nella mattinata.
Si continua così a recitare questa pantomima del tutto va male, ma salviamo le Borse, perché altrimenti …
Non si è salvato però il comparto del lusso ed in particolare dobbiamo registrare il tonfo di Moncler (-6,43%) che esce bruscamente da una fase laterale che si protraeva ormai da oltre quaranta giorni, il titolo torna così sui valori di inizio marzo.
Nel marasma del settore a livello continentale non si salvano neppure Salvatore Ferragamo (-2,14%) e Tod’s (-1,40%), mentre continua a salire Luxottica (+1,38%) e addirittura veste la maglia rosa di giornata Yoox Net-a Porter (+1,89%).
I dati sulle vendite dei trattori nel nord America penalizzano Cnh Ind (-2,62%) e dopo il forte ribasso della vigilia dobbiamo registrare un altro ribasso per Telecom Italia (-2,53%).
Anche oggi contrastato il settore bancario, peggior titolo di giornata Banca MPS (-1,81%), ma non si salvano dalle vendite neppure Unicredit (-0,68%), Banco Popolare (-0,59%), Ubi Banca (-0,59%) e BpM (-0,56%), mentre terminano con un guadagno Intesa Sanpaolo (+0,25%), Bper (+0,52%) e Mediobanca (+0,85%).
Tornando ai ribassi vanno segnalati anche i cali di Stmicroelectronics (-1,25%), Generali (-1,15%) ed Unipolsai (-1,02%).
Contrastato anche il comparto del risparmio gestito con Azimut (-0,94%) che scende per la terza seduta di fila, mentre Mediolanum (+1,23%) rimbalza tornando sopra quota 7 euro.
Ed a proposito di rimbalzi segnaliamo anche le buone performances di Atlantia (+1,40%), Buzzi Unicem (+1,23%) e Finmeccanica (+1,02%).
Ed ora vediamo cosa accade a Wall Street.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro