Il Ftse Mib cede nella seconda parte della seduta
Crolla Mediaset dopo la trimestrale, i conti invece premiano BpM e Banco Popolare pronta al risiko bancario. Debole anche il comparto petrolifero.
Un comparto bancario nettamente contrastato con alcune “Popolari” in grande spolvero dopo le trimestrali e altri titoli del settore che invece hanno accusato ribassi ed il buon andamento degli assicurativi e del risparmio gestito non sono bastati a salvare la seduta a Piazza Affari.
La Borsa italiana anche oggi così è andata in controtendenza, però, al contrario di ieri oggi ha terminato in calo mentre le altre Piazze del Vecchio Continente hanno messo a segno rialzi in alcuni casi anche molto significativi.
A pesare sul Ftse Mib (-0,26%) in particolare il crollo di Mediaset (-9,45%). Al mercato non è piaciuta una trimestrale che effettivamente sotto alcuni punti di vista è risultata deludente, anche se i dati insoddisfacenti della raccolta pubblicitaria non dovrebbero destare una grande sorpresa vista la situazione economica nel nostro Paese.
Molti attribuiranno il calo del nostro indice alla partenza in retromarcia di Wall Street che oggi è a mezzo servizio visto che le Banche sono chiuse per il Veteran’s day, ma ormai sono parecchi giorni che i listini americani continuano a fare il vecchio giochino di scendere nella prima ora di contrattazione per far abboccare i soliti gonzi, quindi in quattro e quattro otto recuperano tutto. Anzi ci si stupisce come ci sia ancora chi abbocca all’amo, è chiaro che prima o poi il grande crollo di Wall Street arriverà, ma dopo che i pescicani si sono ingozzati a sufficienza.
Oggi il limite era stato posto a quota 17.700 punti per il Dow Jones, raggiunto il quale ecco che “miracolosamente” sono riapparsi i compratori.
Nella nostra “borsetta” invece siamo alle prese con il risiko bancario, ed ecco che Banca Popolare di Milano (+6,54%) sembra una delle favorite in questo gioco di “strategia”, buona performance anche per Banco Popolare (+3,88%). Moody’s le ha promosse entrambe, ma sono state chiaramente le parole di Draghi a smuovere le acque, il Presidente della Bce vuole le aggregazioni e quello che vuole Draghi è legge.
Terzo gradino del podio per la Bper (+2,19%) che precede Anima Holding (+1,99%) ancora abbastanza volatile come ogni buona matricola quando si affaccia al listino principale.
Davvero ad un soffio dal massimo dell’anno (che è anche il massimo dal 2008) Buzzi Unicem (+1,74%) sempre molto tonico, momento estremamente positivo anche per UnipolSai (+1,54%) ed Unipol (+1,33%).
Qualche presa di beneficio per Yoox Net-a-Porter (-2,78%), da segnalare poi il calo di Ubi Banca (-2,47%) e la debolezza dei petroliferi: Tenaris (-1,61%), Saipem (-1,36%) ed Eni (-0,60%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
