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Il Ftse Mib riduce i danni

Da Finanza E Dintorni @finanzadintorni

Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 16.514 punti, registrando un +4,7%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -4,26%.

Grafico:

FTSE MIB - Base settimanale

FTSE MIB – Base settimanale

Dopo mesi di presenza nei nostri grafici, è giusto abbandonare la forchetta ribassista di medio termine, perché questa settimana ha evidentemente smesso di governare i prezzi.

Ovviamente la tendenza secondaria resta chiaramente ribassista.

Sono svariati gli eccessi, ancor più marcati rispetto la scorsa settimana:

  • ipervenduto settimanale:
  • settima chiusura settimanale negativa;
  • il calo ha assunto una forma parabolica/verticale.

A tal proposito, venerdì scorso si scriveva quanto segue:

“Tuttavia, gli eccessi non rappresentano un segnale concreto di inversione ma, semmai, sconsigliano l’apertura di posizioni short perché il mercato potrebbe, da un momento all’altro, girarsi e rimbalzare anche in modo violento.

Il problema è che prima di allora non è escluso che l’indice possa andare a segnare nuovi minimi.”.

Osserviamo l’andamento della settimana appena conclusa:

FTSE MIB - Andamento settimanale

FTSE MIB – Andamento settimanale

L’indice è inizialmente precipitato per poi dimostrare di riconoscere l’AREA 15.800 punti.

Pertanto, la settimana appena conclusa, per quanto pesante, ci consegna un  riferimento tecnico alquanto significativo che è, per l’appunto, l’AREA di supporto intorno a 15.800 punti.

Sono probabili nuovi acquisti (avvalorati anche dagli acquisti nell’ultima seduta settimanale), ma è  decisamente troppo poco quel che abbiamo al momento per poter sostenere che il peggio sia alle spalle.

Dal punto di vista squisitamente tecnico avremo un segnale di forza nel caso in cui il prossimo rally ribassista non dovesse riuscire a rompere area 15.800 punti.

Un altro segnale potrebbe essere la comparsa di una figura di inversione rialzista, magari su base mensile (importante, in tal senso, la chiusura mensile).

Uscendo dall’aspetto grafico, è necessario un intervento forte e credibile per riportare fiducia sul settore bancario europeo.

Ora che il problema ha coinvolto anche la Germania, sono maggiori le probabilità che la questione sia  presa sul serio.

Riccardo Fracasso


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