Il grande ritorno.
L'abbiamo detto, ridetto e ribadito più volte ma fa sempre piacere annunciare che Mr. Amazing Spider-Man è tornato!! Il buon Peter ha ripreso in mano la sua vita e ha ricominciato a ciondolare con le sue ragnatele. Il gaudio è massimo per tutti lettori che sono ansiosi di vedere come il loro eroe affronterà tutti i cambiamenti che Otto ha portato sulla sua vita. Si parte, quindi, tutti allegri e spensierati a leggere questo primo albo ed ecco che, improvvisamente, torniamo indietro nel tempo, a quella vecchia via che, per tanto tempo, aveva contraddistinto questa serie...
...le origini!
Signori e signore siamo tornati al punto di partenza, anche se con qualche sostanziale differenza. Assurdo che possa sembrare, l'origine dell'uomo ragno è stata arricchita di qualche dettaglio. Qualcuno potrebbe obbiettare che l'origine di Spider-man non può cambiare. La storia, in fondo, è stata detta e ridetta migliaia di volte e quel benedetto ragno radioattivo era sempre morto pizzicando Peter per donargli quei poderosi poteri che l'hanno reso tanto famoso. Si tratta di una regola scritta sul granito, di un caposaldo che nessuno può permettersi di modificare, pena la morte. Sarebbe come andare a toccare l'uccisione di Zio Ben, far tornare Gwen Stacy con due figl...
ah no, giusto, quello l'hanno già fatto!
Purtroppo le strette catene che regolano questi punti fermi non reggono contro cinquanta anni di storie, non reggono contro intere orde di scrittori che hanno modificato e rimodificato il nostro beneamino. Archi narrativi dove tutto è stato detto, tutto è stato scritto e molto è stato copiato. Quindi dovendo andare a formulare qualcosa di originale, il nostro panzuto Dan Slott è andato a colpire dove nessuno aveva ancora osato, infilando questo personaggio insanamente inventato. Chi sia o meno questa tizia non ci è dato saperlo ma, sicuramente, prima o poi farà sentire la sua voce. Anche se non in questo numero.Perchè Amazing Spider-Man #1 è tutto concentrato sull'eroico ritorno del nostro eroe preferito. Si torna, infatti, al presente per una storia che ribadisce a gran voce che il regno del terrore è terminato. Otto non c'è più e Peter ritorna ad essere il classico, e quasi noioso, bravo ragazzo, un poco pasticcione e disorganizzato. Nonostante il suo ritorno nella vita reale sia costellato di problemi, lui non si scompone. Nonostante si ritrovi ad essere il proprietario di un industria semi distrutta, si ritrovi ad essere cacciato dai vendicatori e fidanzato con una brava ragazza, un poco bassa, lui non si scompone. Quando però la suddetta ragazza trova l'anello di fidanzamento...
...si comincia a gelare!
Comunque sia mentre la città risente ancora delle ferite della Goblin Nation, il suo sindaco J alla terza lascia il suo incarico ed Electro (chissà perchè proprio lui?) disastra un penitenziario, il nostro amichevole Peter Parker di quartiere cerca di trovare una quadra nella sua vita normale e in quella segreta. Il suo rientro nei giochi non può essere, di certo, annoverato fra i migliori. Per cominciare i nemici da lui affrontati sono talmente orrendi che come capo hanno lei, la Coniglia bianca, un personaggio così brutto che il suo creatore si è suicidato, e nel contempo riesce a farsi prendere in giro dall'intera città, presentandosi in queste..
.....condizioni.
Per fortuna che dalla sfiga nasce qualcosa di buono. La figura di merda planetaria riesce a convincere anche i più increduli che l'uomo ragno è tornato normale. Peccato, però, che allo stesso tempo qualcun altro noti dei particolari che svelino l'identità segreta del nostro eroe. Possiamo solo dire una cosa, lo sfigatino è tornato. Il fumetto, infatti, riprende delle tinte meno fosche e pesanti, regalandoci un atmosfera più allegra e festosa. Tutti i personaggi che vi sono ritratti hanno un aspetto più giovanile, più allegro e meno serio! Di sicuro questo effetto è dovuto ai disegni di Ramos, come sempre più votati alla spettacolarità, al tripudio colori che al realismo ma anche, secondo il sottoscritto, ad una voluta scelta di carattere editoriale. Differenziarsi dal precedente, saltando indietro a pie pari. Ritornando quindi al solito personaggio che come un decoratissimo uovo di pasqua, quando lo apri non contiene nulla. Il ritorno di Peter, però, è un momento di festa, di allegria e quindi gioiamo mentre questo fumetto non ci regala assolutamente nulla se non una storiuncola dal finale scontato e una serie di one-shot che presentano i vari comprimari:
STORIE DI UN ELETTRICISTA!
QUI GATTA CI COVA!
COS'E' STO ROBO?
C'E' UN NUOVO SPIDER-MAN IN CITTA'!
FRATELLO DOVE SEI?