Scacco Matto!
All'inizio di questo numero abbiamo le forze goblinoidi che, come nelle migliori sessioni di D&D, attaccano selvaggiamente i pochi Spiderlings rimanenti. La situazione degenera velocemente, ci sono esplosioni ovunque, i morti continuano ad aumentare e, in tutto questo,.... il ragnesco capo che fa?
Tela,
Usando sistemi degni del Batman degli anni 60!
Insomma ancora una volta Otto ci mostra quanto sia poco eroico, sforando nella cialtroneria, e quanto gli sia difficile affrontare i propri fallimenti. Appare evidente che non considera gli imprevisti ed appena la situazione ha qualche intoppo si blocca, non sa come affrontarla. Questo gli crea non pochi problemi considerando che il tempo stringe e la situazione è sempre più disperata. Per di più, ad essere in pericolo sono anche i suoi affetti. Il Goblinesco piano non comprende solo la distruzione dell'eroe ma anche di tutte le persone ad esso collegato. Siamo davanti ad un comportamento di stampo Medieval-Mafioso che comporta una serie di attacchi ai vari comprimari come Zia May, Jay e Mary Jane. In questo frangente, per fortuna non bisogna aspettare Otto e ci pensa la mitica rossa che...
... manco Sailor Moon!
A questo punto, però, sorge spontanea una domanda. Ma se il Goblin non sa l'identità segreta di Spider-Man, perchè attacca le persone legate a Peter? Semplicemente perchè, il buon Parker, ha aiutato l'arrampica-muri nella creazione dei suoi gadget. Del resto anche lui riceve la visita di un membro della Goblin Family: Monster! Un supercriminale che sa tutti i suoi segreti e che, per di più, è la sua ex-fidanzata Charlie Cooper. Una doppia minaccia terribile che Otto deve controbattere, oltretutto, senza il costume e all'interno delle Parker Industries.
Va che signore!
..Che perde anche la sua Anna Maria ,
rapita dalla strega cattiva!
In conclusione siamo davanti ad un altro bel numero. Una storia che diventa sempre più complessa e che mantiene intatto il suo buon livello. Leggendo le pagine si ha proprio il senso di pericolo, di uno status quo che sta crollando, di un impero che viene fatto a pezzi da un esercito di barbari. Ad un certo punto ti ritrovi ad avere pena del povero dittatore caduto, un uomo becero e che non merita nulla capiamoci, ma che è comunque l'eroe della situazione. In questo momento Otto, a voler citare la copertina, è come un giocatore a cui è rimasto solo il re che continua viaggiare di quadretto in quadretto senza meta. Un piccolo e lento re, che può far poco e che vede assottigliare le sue possibilità.