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I Simpson li conosciamo tutti, sono un cartone americano nato dalla geniale mente di Matt Groenig più di vent'anni fa. Una famiglia sui generis, ormai divenuta una delle icone dell'America moderna. Homer Simpson, il padre di famiglia, rappresenta benissimo, in tutte le sue imperfezioni, i suoi difetti, ma anche con il suo cuore tenero, l'uomo medio per eccellenza, e non solo quello americano. C’è un po’ di Homer in tutti noi!
Nel corso degli anni, e delle stagioni, nella serie animata dei Simpson si è ritagliato il suo spazio un personaggio stravagante e particolarmente caro a noi amanti dei fumetti: l'uomo fumetto. Così come Homer può essere considerato lo stereotipo del quarantenne medio, l'uomo fumetto dei Simpson incarna alla perfezione l'idea che generalmente si ha dei proprietari dei negozi di fumetti, ma anche degli stessi appassionati di comics. Ovviamente Jeff Albertson, questo è il vero nome dell'uomo fumetto, è la parodia estremizzata di tutti loro, con il suo sarcasmo puntiglioso, le sue citazioni delle serie tv e delle celebri frasi dei supereroi di carta, il suo "cosplayerismo" estremo, il suo amore per i dolcetti, il suo essere nerd e geek allo stesso tempo, imbranato con le donne e incapace a socializzare con chiunque, anche con gli stessi frequentatori del suo negozio che in gran parte sono ragazzini di dieci anni. Insomma, un personaggio che non può non entrare nel cuore dei lettori e degli amanti dei comics, se non altro per ridere un po' di sé stessi.
C’è un po’ di Jeff Albertson in tutti noi appassionati di fumetti!
Ho sempre amato, e ancor oggi guardo con passione, i Simpson. Penso di aver visto ogni puntata più volte, almeno quelle delle prime serie e conosco a memoria molte delle battute migliori e più esilaranti.... e ce ne sono davvero tante! Non che mi vanti di questo, anzi... difficilmente in una conversazione mi si sente dire...."ah sì, tu sei un ingegnere elettronico?! Beh, io so a memoria tutte le battute dei Simpson! Tiè!.... No, lo dico solo per precisare che mi considero un grande fan dei Simpson e che adoro quella serie, mentre invece ho sempre trovato un po' sterile il fumetto tratto dal cartone animato. Negli episodi dei fumetti dei Simpson le battute non sono così divertenti e alcune volte sono un po' scontante. Inoltre spesso ripropongono sketch già utilizzati nel cartone animato. Infine, credo che, essendo abituato a sentir "parlare" quei personaggi, quando leggo le "loro voci" su carta mi manca qualcosa: il loro modo di parlare, le loro inflessioni dialettali, i toni e i tempi della loro comicità. Per questi motivi ho sempre cercato di leggere il meno possibile il fumetto, anche se in qualche occasione mi è capitato di farlo ed alla fine non ho mai "sofferto" troppo! :)
Quando però, qualche tempo fa, sono entrato in fumetteria ed ho visto che era stato pubblicato il fumetto dell'uomo fumetto, ovvero una mini-serie a fumetti in cui il protagonista principale è l'uomo fumetto dei Simpson, non ho resistito a prenderlo e a dargli un'occhiata. Sfogliandolo mi sono imbattuto in una vignetta nella quale l'uomo fumetto alzava al cielo lo scudo a stelle e strisce di Capitan America (veramente è quello tondo solo a strisce concentriche, ma scrivere anche stelle fa più effetto) pronunciando parole profetiche. Una volta vista quella vignetta non ho avuto più dubbi e l'ho subito comprato! Qui apro una piccola parentesi personale. Dovete sapere che un giorno parlando con un amico esperto di super eroi americani, ho fatto lo sbaglio di dirgli che, in fin dei conti, non ci voleva molto ad essere Capitan America visto che chiunque poteva prendere il suo scudo e combattere al suo posto utilizzando quella potentissima arma. Il mio amico, con un tono che emanava un evidente sentimento di compiaciuta superiorità intellettuale, mi ha così risposto:" Eh no, caro mio.... perché lo scudo del capitano lo può usare solo lui! Nessun altro al mondo è capace di sollevarlo!" Al che, al mio stupore, si è permesso di aggiungere "solo una volta, nel numero 137 (veramente non ricordo che numero abbia citato e qui ne ho messo uno a caso) Occhio di Falco è riuscito a prendere lo scudo e ad usarlo al posto di Capitan America in una situazione di estrema emergenza!" Io, che manco sapevo chi fosse Occhio di Falco, ho risposto così: "Questo è il discorso più antifiga che abbia mai sentito!" E visto che eravamo in un centro commerciale, e che le molte persone, di cui la maggior parte ragazze, che fino a poco prima affollavano il reparto dove ci trovavamo, si erano date, come volatilizzate, anche lui ha dovuto, a malincuore, ammettere che forse non avevo tutti i torti.
Capirete quindi la gioia, frammista a stupore, nel vedere l'uomo fumetto emularci alzando lo scudo al cielo. Nel capire che in fin dei contri avevamo ragione...che anche noi siamo un po' degli uomini fumetto!
Una volta comprato il primo numero, non ho potuto esimermi da prendere il secondo, e presto comprerò anche il terzo, che è l'ultimo uscito (il numero quattro e cinque sono previsti, rispettivamente, per il mese di ottobre e novembre). Nonostante mi stia appassionando a questa miniserie, rimango della mia idea che i Simpson sono fatti per la tv e quello è il loro ambiente. Però ho deciso di parlare di questo fumetto, qui sulle pagine del mio blog, perché alla fine l'ho trovato simpatico, una giusta parodia di tutto quello che rappresenta essere un collezionista di fumetti.
Dicevo, all'inizio, che questo fumetto è davvero singolare, e non solo per il titolo. E' pieno di citazioni di altri fumetti. Le prime pagine del primo numero sono tutte copertine famose di altre serie, riprodotte con i personaggi dei Simpson al posto dei vari supereroi. L'uomo fumetto poi è un fiume in piena di sottili battute e sferzante sarcasmo, come quando dice che si aspettava che la sua vita fosse elettrizzante come la prima serie di Heros, ed invece era monotona come la seconda. Oltre a concordare con lui per quanto riguarda la critica alla seconda serie di Heros, non ho potuto fare a meno di apprezzare quella battuta e ridermela di gusto. Inoltre, tornando alla particolarità di questo fumetto, credo che sia l'unico al mondo in cui il protagonista principale muore nel primo numero! Eh sì, avete capito proprio bene, l'uomo fumetto tira le cuoia nel numero uno della serie in una maniera in cui nessun altro avrebbe potuto fare! Benché mi aspetti un suo ritorno, anche perché senza di lui la serie non ha più ragione di esistere e vengono a mancare, da una parte i presupposti per la quale è stata creata, e dall'altra, le sue battute al fulmicotone, devo ammettere che, il secondo numero, quello in cui l'uomo fumetto non compare, è probabilmente ancora meglio del primo, e senz'altro ha un finale veramente eccezionale, da spisciarsi dalle risate!
Concludendo, ho voluto parlare di questa serie dal tipico formato americano, quello piccolo con circa un trentina di pagine patinate e pubblicità annessa, edito dalla Bongo Comics, perché, benché non sia un capolavoro, benché non lo definirei un fumetto da comprare a tutti i costi, anzi se ne può fare benissimo a meno, mi ha fatto ridere. Se volete passare un po' di tempo leggendo qualcosa di piacevole che non ha grandi pretese, se non quella di distrarvi dallo "stress dei tempi moderni" ;) allora questo è il fumetto che fa per voi! Vedrete che vi riconoscerete nelle manie dell'uomo fumetto e dei fans dei comics che pullulano le pagine di questa serie e ne riderete di cuore, sia delle loro che delle vostre, che poi non sono così diverse! Buona lettura!
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