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Il Fury di Garth Ennis

Creato il 22 maggio 2013 da Paradisiartificiali

Il Fury di Garth Ennis

Fury #01 di G. Ennis e G. Parlov

Chi si aspettava un volume di godibilità pari al bellissimo Punisher: Barracuda, resterà un tantino deluso.
La nuova miniserie di Ennis, disegnata dal bravo Goran Parlov, non è un susseguirsi di colpi di scena come quella in cui si narravano le discutibili gesta del cattivissimo mercenario di colore che ha ridotto in fin di vita anche il glaciale Punitore.
Ennis predilige la fantapolitica e confeziona la sua sceneggiatura curando più i personaggi ed i dialoghi che erano dietro le quinte, della guerra fredda, combattuta da americani e comunisti dagli anni '50 in poi, il Fury Max di queste pagine è un uomo già vecchio che anela a ritornare in prima linea il più presto possibile, incapace di vivere in tempi di pace, un B.J Willard made in Marvel, capace di scendere a patti anche con un mercenario nazista pur di vincere una battaglia. Un disadattato identico al protagonista di Peacemaker, già visto in Italia disegnato da Robertson.
La trama ha tutto e no ha niente, nel senso che è ripiena, come un tacchino nel giorno del ringraziamento, con tutti gli stereotipi che vi potreste aspettare in un romanzo barra film barra fumetto di guerra del genere guerriglia barra spionistico...
L'impetterito soldato a servizio della patria, giurato alla lotta eterna contro il male (i comunisti in questo caso), il politico arrivista, la spalla idealista, e la bella con la quale non si può fare sul serio, perchè il dovere viene prima di tutto, però visto che si parla di Ennis,  la botta selvaggia, ogni tot pagine le va data, e non lesiniamo sulle parolacce da quattro pareti, tanto siamo sotto etichetta MAX.
Il Fury di Garth Ennis
Nel primo volume Fury se la vedrà con musigialli e cubani, e non mancherrano di affiorare le opinioni dell'autore sulla Cia o i Francesi, addirittura la seconda missione sarà quella di far fuori il caro Fidel, eppure nonostante le potenzialità, l'opera non trasmette alcuna vibrazione, la lettura è scontata, non a caso parlavo di stereotipi, ed in alcuni passaggi persino noiosa, ed il numero 1 sulla costina suggerisce che la tortura continuerà in tempi non lontani, d'altronde in America la serie sta continuando, ed Ennis ovviamente, retrocontinuando il suo sottouniverso Max organizzerà un bel Team Up con l'affascinante Barracuda, unica parentesi che si prospetta appetitosa per una miniserie che tutto sommato, nel mio caso è finita in cantina prima di subito.
Il Fury di Garth Ennis
Unico aspetto piacevole della spesa, a parte i titoli di ogni capitolo, decisamente originali, sono le matite di Parlov, il disegnatore non delude mai, sia che disegni scenari e personaggi del Selvaggio West Bonelliano, o vigilanti, mercenari e superspie del Marvel Universe, il croato ha sempre uno stile semplice veloce pulito ed originale, ma spenderci 13,00€ solo per i disegni, beh quello dipende dal vostro portafoglio.
In conclusione un volume evitabilissimo, e consigliato solo ai feticisti dell'irlandese o del croato.
Il Fury di Garth Ennis
Baci ai pupi. 

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