Il futuro cos'è?

Creato il 16 ottobre 2014 da Alessandromenabue
"Il futuro si costruisce insieme". "Diamo un nome al futuro". "L'Italia non è un paese finito, pensiamo al futuro". "La sfida è trasformare noi stessi gelosi del passato e innamorati del futuro". " Noi siamo qui per cercare di portare in Italia la parola futuro". "Riprendiamoci il futuro". "Il futuro è oggi". "Stiamo scrivendo il futuro dei nostri figli". "Dobbiamo guardare al futuro costruendo nuove occasioni". " Non chiediamo un giudizio sul passato, ci interessa cominciare il futuro". "Vogliamo cambiare il destino dei nostri figli portando la prospettiva del futuro nella politica". "Ricordiamo di chiamarci Italia, non mollando e guardando con orgoglio e passione al futuro e alla storia". "Il futuro deve tornare ad essere una promessa". "Il futuro non è uno spazio da aspettare". "Riparte il futuro". "Qui, oggi e adesso c'è il futuro reale dell'Italia". "L'Italia non deve darla vinta a chi dice che il futuro è già passato". "In America ho fatto un viaggio impegnativo che è partito dal futuro".

La prima impressione è che Matteo Renzi sia rimasto intrappolato, senza averlo capito, in un libro di Stephen Hawking; ma perchè il nostro premier non perde occasione per parlare - spesso attraverso immagini tanto ardite quanto antiscientifiche - del domani? Perchè il Bomba sembra tonto ma, a dispetto delle apparenze, non lo è per nulla: Renzi ha capito che in un paese atterrito dal presente il sistema più pratico per ottenere consensi è quello di declinare la politica in chiave futura. Un avvenire luminoso, naturalmente. Ce lo chiede Matteo: guardare avanti per non vedere quanto viene (o non viene) fatto oggi. Ma quello renziano nella realtà è uno slancio artificioso, di facciata: questo esecutivo è molto più interessato al presente che al domani. Lo dimostrano i primi otto mesi di (in)azione del governo, lo prova una volta di più la legge di stabilità appena varata: che questa manovra nei prossimi mesi si tradurrà in un bagno di sangue per gli enti locali, e quindi per i cittadini che si vedranno tagliare i servizi e/o aumentare le tasse locali, lo capirebbero pure a Topolinia. Non a caso a criticare la legge non sono i soliti gufi di turno come Landini: anche Chiamparino e Nicola Zingaretti, che nemici di Renzi certamente non sono, hanno criticato la manovra con parole particolarmente dure. Ma a Matteo, più che la prospettiva futura, interessa il consenso del momento. A dispetto delle suadenti dichiarazioni, il Presidente del Consiglio è drammaticamente impantanato nell'oggi: lo ha evidenziato anche nella conferenza stampa di presentazione del documento economico, dove si è presentato quasi di controvoglia e insolitamente spento. Impegolato in un incarico che si sta dimostrando monumentalmente più grande di lui (Fabrizio Barca e Diego Della Valle lo avevano capito già da tempo), Renzi dovrebbe prendere atto una volta per tutte della sua inadeguatezza e dire la verità agli italiani, magari facendo sue le parole di una famosa canzone di Enrico Ruggeri: il futuro è un'ipotesi.

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