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Il futuro dell'e-commerce? Il commercio unificato

Da B2corporate @b2corporate
Chi non è ancora abituato alle innovazioni dell’e-commerce si trova a dover elaborare strategie vincenti per posizionarsi sul mercato nel modo giusto, spesso avendo a che fare con autentici colossi del settore. È abbastanza comprensibile domandarsi come si può arrivare a una fetta consistente del target potenziale se la propria concorrenza si chiama Amazon o eBay o AliBaba: non basta avere un’infrastruttura IT, server funzionanti, tecnologia avanzata (qui su SosTariffe.it si trovano le migliori offerte per ADSL e fibra aziendale) per non rimediare buchi nell’acqua. C’è soprattutto bisogno di una strategia e delle conoscenze necessarie per capire dove sta andando il mercato.
Il futuro dell'e-commerce? Il commercio unificato
Per questo sono molto preziose ricerca come Demandware, fornitore globale del settore di soluzioni cloud commerce per le imprese, che con il suo Retail Shopping Index ha individuato quelle che saranno con ogni probabilità le nuove tendenze del commercio elettronico nel 2016. Le parole d’ordine sono commercio unificato e data-driven decision marketing; le fetta di popolazione più promettente sarà la cosiddetta “Generazione Z”.
I dati di Demandware arrivano dall’analisi di più di 400 milioni di clienti che transitano su 1300 siti di e-commerce con in dotazione la piattaforma cloud. In continua crescita gli acquisti da smartphone (ormai al 45%), superiore anche al tablet, con una crescita per il 2015 è stata del 41%; ma sarà proprio il commercio unificato a essere l’evoluzione della “vecchia” omni-canalità, ovvero la capacità di una singola piattaforma di commercio di offrire ai rivenditori una visione unificata dei clienti e del magazzino attraverso tutti i canali.
Secondo Maurizio Capobianco, Sales Director di Demandware Italia, «il commercio unificato è già realtà, aiutando i retailer a raggiungere in maniera efficace i clienti connessi. Stando alla ricerca del National Retail Federation (NRF) ed Ecommerce Europe, l’86% dei retailer intervistati prevede di implementare nei prossimi 10 anni una piattaforma di commercio unificata per vendere in maniera più efficace ai consumatori connessi. I consumatori vogliono una interazione veloce, personalizzata e fluida con i retailer, ancora oggi ostacolati da tecnologie complesse. La soluzione è una piattaforma di commercio unificata che migliori il margine, il valore del brand, e il suo fatturato».
In più, nel 2016 la grande maggioranza dei retailer si sposterà verso il data-driven decision marketing, fondando cioè le proprie decisioni sull’analisi dei dati.
E i compratori del futuro?
I ragazzi, soprattutto, la “Generazione Z” che include la fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Sarà possibile infatti sempre più facilmente effettuare acquisti con il conto dei genitori anche senza disporre di una carta di credito propria, semplicemente con innovazioni come il Touch ID. La generazione precedente, invece, i Millennials tra i 18 e i 34 anni, dimostrano per la loro propensione d’acquisto l’assoluta importanza di altri pareri rilevanti: il 59% degli intervistati da Demandware infatti acquisto in base ai suggerimenti di Facebook, il 41% con quelli di YouTube, e via via tutti gli altri social network, tra cui Twitter, Instagram, WhatsApp, Google+, Pinterest e Snapchat.

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