Un film “pubblicitario” che invita al furto. Il tipo sospettato gira per il supermercato ad infilarsi nel suo cappotto prodotto dopo prodotto, non curandosi troppo del fatto di essere osservato o meno. Ma le telecamere e la guardia l’hanno già rilevato ….
A proposito di rilevare: tutta la merce presa era già stata rilevata a all’uscita dal supermercato e il conto è già pagato con addebito automatico sul conto-corrente.
La tecnologia RFID sembra davvero offrire innumerevole possibilità di semplificare la spesa, e non solo. Possibili applicazioni sono già in uso nei negozi di tessile e moda e permettono la visione del vestito scelto in uno specchio virtuale senza la fatica di infilarsi in una cabina per provare. Le applicazioni vanno poi oltre: con un tag di RFID (Radio Frequency IDentification) si possono incamerare un numero enorme di dati e con la tecnologia a disposizione sarebbe perfino possibile rilevare tutti i dati di una persona che si incontra per strada. Un vero "Gattaca" (per chi ha visto il film del 1997), anche se non su base dell’analisi di DNA.
Andrebbe studiato il limite accettabile di questa tecnologia, in quanto le opportunità di introdursi nella vita privata di ogni giorno sembrano infinite, per salvaguardare quel pizzico di “sorpresa” che serve alla mente umana curiosa di scoprire qualcosa di nuovo – ogni giorno.
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