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Il futuro della televisione come mezzo pubblicitario

Creato il 12 febbraio 2014 da Arscreativo

Il futuro della televisione come mezzo pubblicitario ARSENALE CREATIVO

Tutti i bambini aspettano Natale, proprio come ogni pubblicitario americano aspetta il Super Bowl.

Che cos’ha di speciale questo evento sportivo? Ha una grande audience, che aumenta ancora di più se si considera che viene trasmesso in tv. È un evento così importante e sentito, che diventa molto di più di un semplice evento sportivo, diventa uno show che celebra gli Stati Uniti e la loro potenza.

È facile capire che ogni brand voglia prendervi parte, così i pubblicitari devono lavorare sodo per guadagnarsi uno spazio e creare dei contenuti perfetti.

La televisione sembra essere il canale privilegiato per questo evento, quindi, muovendo dall’assunto che essa sta perdendo il suo ruolo principale di canale pubblicitario, vediamo quale potrebbe essere il suo futuro.

Innanzitutto è importante specificare che più del media in sé, è interessante notare come può essere usato per segmentare i telespettatori. Una funzione che potrebbe rivelarsi il suo salvavita come canale pubblicitario. Alcuni pubblicitari, infatti, stanno cercando di usare i canali pay-per-view, alcune televisioni e console per trasmettere degli spot altamente targettizzati, proprio come succede su Internet.

Negli Stati Uniti, il canale a pagamento Starz sta usando i dati degli abbonati che usano il servizio on demand per somministrargli delle pubblicità ad hoc. Una cosa simile sta sperimenando anche l’inglese BSkyB, che sta per lanciare il servizio AdSmart, ovvero un servizio che permetterebbe ai pubblicitari di usare i dati degli utenti per trasmettere spot personalizzati a seconda delle caratteristiche del singolo abbonato. Ad esempio, un’azienda che produce passeggini potrebbe far trasmettere la sua pubblicità solo negli schermi di famiglie con bambini e non a persone single.

Questo modo di targhettizzare gli spot può usare diversi strumenti. Lg e Samsung stanno lavorando a delle tv speciali che possono mostrare contenuti diversi nella stessa stanza. Userebbero degli occhiali speciali che dovrebbero essere indossati dagli spettatori e trasmetterebbero poi contenuti diversi a seconda delle singole caratteristiche dell’utente. Oltre a ciò, per raccogliere informazioni sugli utenti, si potranno usare anche le console interattive. Ad esempio Xbox One Kinect permetterebbe di vedere quante persone sono presenti nella stanza, collegarsi al loro Xbox Live account, raccogliere informazioni su di loro e mostrare poi spot cuciti su misura.

Una possibilità per il futuro della televisione come canale pubblicitario, dunque, sembra gravitare intorno alla segmentazione del pubblico e alla somministrazione di pubblicità altamente targhetizzare, ma è importante sottolineare che questa prospettiva può prendere piede solo se il numero di abbonati a servizi di pay-per-view è alto, altrimenti gli spot seguiranno le logiche tradizionali.

Il futuro della televisione come mezzo pubblicitario ARSENALE CREATIVO


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