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Il futuro delle comunità cristiane di base

Creato il 25 ottobre 2011 da Federicobollettin
Il futuro delle comunità cristiane di base
Il 23 ottobre è morto don Enzo Mazzi, fondatore della comunità cristiana di base dell'Isolotto a Firenze. Da non confondere con il don Mazzi (Antonio) che compare sempre nella tv commerciale.
"L’Isolotto fu l’incontro di preti non assimilati al sistema con una popolazione sradicata da altri luoghi che si ritrovò ad iniziare una vita in un quartiere in cui si doveva ricominciare da zero. Una realtà urbanistica sociologica assolutamente originaria che rese possibile ai suoi abitanti di organizzarsi e strutturarsi autonomamente."
Morto un papa, se ne fa un altro. Morto un fondatore non se ne fa un altro! Un carisma non si può programmare. Morto don Mazzi, quale sarà il futuro della comunità di base dell'Isolotto? Nei prossimi anni moriranno anche altri fondatori ultrasettantenni di comunità e movimenti di base che, ispirati dal Vaticano II e dal '68, hanno lottato per una Chiesa altra. E dopo? Se le comunità moriranno o si istituzionalizzeranno, a cosa saranno servite disobbedienze, digiuni, manifestazioni e martiri?
Ecco il passaggio epocale: dal leader carismatico alla comunità profetica. O all'indifferenza e all'appiattimento totale. E' qui la sfida.
Saranno le comunità, i gruppi, le famiglie a costruire una cultura che permetterà di continuare la lotta per una Chiesa altra. Ognuno sarà responsabile delle proprie scelte e contribuirà nel suo piccolo a creare mentalità.

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