Il gabinetto del Dottor Caligari (Das cabinet des Dr. Caligari) – Robert Wiene (1920)

Creato il 30 giugno 2014 da Mutosorriso @emutofu

Questo articolo ha una storia travagliata e curiosa. Pensate, era il 15 Agosto 2014 quando creavo la pagina per il Gabinetto del Dottor Caligari, eppure non sono mai riuscito a scrivere una riga. Perché? L’ho detto più volte nel corso degli anni, ci sono film che sento talmente miei che mi riesce difficile metterli giù in poche righe e serve spesso un evento grandioso per darmi lo spunto, la voglia di tentare questa operazione disperata. Il Cinema Ritrovato 2014 mi ha dato questa occasione con la proiezione di una splendida edizione restaurata fatta dall’Immagine Ritrovata che ha compiuto un vero e proprio miracolo. Via tutte le imperfezioni dalla pellicola ed ecco rinascere le immagini girate più di 90 anni fa. Non vi nascondo l’emozione incredibile che ho provato nel vederlo, ho subito avuto i brividi e più il film andava avanti più speravano non finisse mai. Il Maestro Antonio Coppola accompagnava le immagini con il suo pianoforte trasmettendo talmente tanta passione e amore per questo film, da essere contagioso. Tutta la sala era convinta di essere di fronte ad un evento storico, ad un restauro che finalmente rende giustizia a questo capolavoro. Passiamo alla trama:

è il 1830 e ci troviamo ad Holstenwall in Germania dove l’inquietante Dr. Caligari (Werner Krauss) ha appena fatto installare un tendone nell’annuale fiera cittadina. Il Dottore presenta Cesare (Conrad Veidt), l’uomo sonnambulo, in grado di predire il futuro alle persone. Vi si affidano Franz (Friedrich Fehér) ed il suo amico Alan (Hans Heinrich von Twardowski) il quale riceve un triste presagio: morirà entro l’alba. Dopo lo spettacolo i due si stanno incamminando verso casa, incontrano la bella Jane (Lil Dagover). Il colpo di fulmine è immediato per entrambi. Ma non sarà Jane a dover scegliere, infatti Alan viene ucciso nella notte come da predizione. Parte la caccia all’assassino ed i sospetti cadono subito su Cesare. Viene però colto in flagrante un uomo (Rudolf Klein-Rogge), che viene così imprigionato. Il criminale si discolpa, egli voleva sì compiere un assassinio ma non ha compiuto gli omici precedenti e, anzi, voleva sfruttare l’ondata di terrore per dare la colpa al misterioso killer. Nessuno gli crede, finché Jane non viene rapita proprio da Cesare, che doveva in realtà ucciderla ma si innamora a sua volta di lei. Caligari viene presto inseguito dalla polizia, scappa e si rifugia in un istituto psichiatrico. Da qui partiranno una serie di colpi di scena che contribuiscono a fare di questo film uno dei più grandi capolavori della storia del cinema mondiale.

Difficile spendere parole su questo film, se ne è parlato talmente tanto che sembrerebbe quasi superfluo. L’unico consiglio vero e proprio è vederlo, magari non appena uscirà in home video l’edizione restaurata. Se amate il cinema, se amate l’arte, se amate le cose belle in generale, questo è il film che fa per voi.

per un taglio diverso vi consiglio l’articolo su Cinefilia Ritrovata.


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