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Una Juventus opaca sin dall’inizio del match prima rischia di perdere la partita, poi di vincerla e, infine, la pareggia. La squadra di Conte non riesce a superare un Galatasaray che, pur non sporcando mai i guantoni a Buffon, riesce a fargli due gol. In rete prima Drogba, poi Vidal su rigore e Quagliarella e, per finire, Umut Bulut.
La Juventus si presenta con il solito 3-5-2 formato da Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba (preferito a Marchisio) e Asamoah a centrocampo e Vucinic e Tevez in attacco. Mancini arriva allo Juventus Stadium con un 4-3-2-1 con Fernando Muslera in porta, Chedjou, Semih Kaya, Ebouè e Hakan Balta in difesa, Felipe Melo, Inan e Riera a metà campo, Sneijder e Bruma dietro all’unica punta Didier Drogba.
Il primo tempo è quasi soporifero, il Galatasaray si difende a oltranza e lascia il solo Drogba a fare la lotta con i centrali bianconeri, lotta che lo premia al 36’: su una palla lunga apparentemente innocua, Bonucci si prodiga in un incredibile retropassaggio al volo, Drogba non si fa pregare, manda fuori causa Buffon e insacca a porta vuota. La reazione bianconera non c’è, manca il solito fraseggio e la squadra si affida solo a lanci lunghi fini a se stessi. Gli unici a crederci sono Asamoah, Tevez e Quagliarella (entrato al 25’ al posto di un infortunato Vucinic). Prima un tiro da fuori area dell’Apache fa sussultare lo Stadium, poi, proprio sullo scoccare del 45’, una bella girata di Quagliarella da dentro l’area piccola è sventata da Muslera. Quindi, al termine della prima frazione, i turchi si ritrovano in vantaggio senza mai essersi affacciati dalle parti di Buffon, ma, al tempo stesso, la Juve non ha fatto nulla per non meritare lo svantaggio.
Al rientro in campo la situazione non cambia, il Galatasaray si rintana nella propria metà campo, la Juve fa la partita ma non riesce a impensierire Muslera e compagni. Felipe Melo è una diga, Chedjou è insuperabile e i minuti scorrono inesorabili verso quella che si prospetta essere la prima sconfitta stagionale per i bianconeri. A cambiare le carte in tavola, però, sono prima l’ingresso di Fernando Llorente, che inizia a lottare come un leone facendo valere quello che è il suo soprannome, e poi il solito Quagliarella, migliore in campo dei suoi, che, al 78’, si procura un calcio di rigore che Vidal non sbaglia. La Juve si scuote, inizia un arrembaggio all’arma bianca nei confronti dell’area turca che culmina con il gol del vantaggio di, manco a dirlo, Fabio Quagliarella: all’86’, Pirlo recupera palla sulla trequarti avversaria, alza la testa e pennella una splendida palla per la testa dell’attaccante napoletano, che, solo davanti a Muslera, non può sbagliare. Ma per la truppa di Conte non c’è nemmeno il tempo di esultare perché, appena un minuto dopo il vantaggio, il Galatasaray pareggia: lancio lungo da metà campo per la testa di Drogba, l’ivoriano salta più in alto di Chiellini e apparecchia la tavola al neo entrato Umut Bulut, che, davanti a Buffon, non può far altro che insaccare, ma l’errore marchiano è di Mauricio Isla (subentrato a Lichtsteiner a causa di un infortunio dello svizzero) il quale si dimentica completamente di difendere. Bulut, infatti, è proprio l’uomo che il cileno avrebbe dovuto marcare, al posto di passeggiare a metà campo.
Il Galatasaray esce dallo Stadium con un pareggio per il quale Mancini avrebbe firmato. Pareggio che anche per la Juventus non è da buttare, vista la squadra poco brillante in campo, e che speriamo possa svegliare i bianconeri e aiutarli a ritrovare il bel gioco tipico dei Campioni d’Italia.