Il gatto e il topo

Creato il 10 luglio 2011 da Fabio1983
Vittorio Feltri, per spiegare la sentenza d’appello sul Lodo Mondadori, utilizza la metafora del gatto e del topo.
Cosicché tra magistrati e Berlusco­ni è in atto non una disputa dialetti­ca, bensì un duello all’ultimo san­gue.
Nel quale - se ci è concessa la metafora - Silvio è un topo veterano, rotto a ogni astuzia, e i magistrati so­no i gatti che gli danno la caccia, co­stringendolo a nascondersi come può, anche dietro qualche leggina ad personam, nei momenti di dispe­razione. D’altronde per non finire in bocca ai felini, di cui è famosa la spietatez­za, il sorcio ha il diritto di rintanarsi dovunque. Per quanto stanco di es­sere inseguito, il topo sembra im­prendibile. E i gatti, sempre più ner­vosi, hanno intuito che per acchiap­parlo è necessario indebolirne la fi­bra. Come? Intaccando le sue riser­ve alimentari. Ecco fatto. Berlusco­ni, minacciato nelle sue aziende, si sente smarrito. Nessun imprenditore ha nel cas­setto 550 milioni di euro.

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