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Il Gatto E La Valigia

Creato il 14 luglio 2014 da Valigia Rossa Valigia Blu @ValigiaRossaBlu

Quasi ogni giorno, quando salgo le scale per raggiungere il mio appartamento, un gatto mi giudica.

Quasi ogni giorno fermo sul pianerottolo appena più in alto di dove mi trovo io, mi squadra dai piedi alla testa, con il suo pelo grigio striato, i suoi occhi verdi e la lunga coda che muove qui e la con pigra noncuranza.

anche gli animali giudicano
E ogni giorno sembra dirmi qualcosa di diverso, con quel suo sguardo puntato verso di me, quella sua espressione a metà tra l’indifferente e lo schifato. E io nella mia mente gli rispondo, fermandomi pochi secondi sul gradino a guardarlo e a parlargli con le sopracciglia:

  • Sopracciglia su (entrambe): “Embeh? E che c’è da guardarmi? Lo so che oggi sono uscita con le scarpe da tennis sporche e la longuette nera, ma in borsa avevo il tacco dodici!”
  • Sopracciglia giù (entrambe): “Checcè? Chevvuoi? Lasciaminpace!”
  • Sopracciglio destro su: “Ho i capelli sporchi dirai tu, ma mai quanto è sporco il tuo pelo, dico io”
  • Sopracciglio sinistro su: “Checché ne dica tu, anche io ogni tanto mi so vestire figa, tie’”

Il verde di questi occhi felini mi indispone. Sarà perché lo incontro ogni volta mentre rincaso, quando il sole tramonta e non c’è più possibilità di modificare gli eventi della giornata. La verità è che questo gatto non se ne frega nulla di me, da bravo micetto, e io sto semplicemente proiettando su di lui pensieri e parole che sono soltanto miei.

Sono solo io l’ostacolo che mi separa dall’essere davvero felice con me stessa e positiva nell’affrontare la vita.

Quando più sono abbattuta, la mia Valigia Blu, come un piccolo grillo parlante, mi rassicura dicendomi che la vita non è semplice, certo, ma è semplice scegliere di vivere bene.

Scegliere ogni giorno di sorridere anche quando si avrebbe voglia di piangere e scappare. Si sa, per quanto scappi, non sarà’ mai abbastanza lontano dai tuoi problemi ed è meglio affrontarli a gamba tesa che a gambe in spalla.

Quando ho compiuto trentanni, la mia Valigia Blu mi ha regalato una valigia rossa.

“Mettici quel che ti serve per partire e vai”, mi ha detto quel giorno.

La mia valigia rossa è ancora nuova nuova, usata pochissimo. In fondo, a che mi serviva più viaggiare spesso se avevo già tutto quel che volevo vicino a me. E poi mi sembrava sempre troppo piccola, troppo poco adatta a viaggi di coppia: io e il principe marrone viaggiavamo con una sola, grande valigia nera. Che bisogno c’era di una valigia solo per me?

Mentre salgo le scale del mio palazzo, penso alla mia valigia rossa e a quelle parole:”Mettici quel che ti serve per partire e vai”.
Mentalmente, ci metto dentro un paio di jeans, un paio di maglie, lo stretto necessario, un libro, una penna e il passaporto.

La valigia è pronta, basta solo un po’ di coraggio.

E quello certo non mi manca.

Il gatto mi aspetta, lo guardo e stavolta gli sorrido.

Un abbraccio,
Valigia Rossa


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