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Il gatto (gattino cattivo)

Creato il 07 marzo 2012 da Soloparolesparse

Continua ad arrivare roba buona dall’Asia, soprattutto per quanto riguarda l’horror di qualità.
E questo Il gatto del Sud Koreano Seung-wook Byeon è un nuovo esempio di film ben fatto sotto diversi punti di vista.

Il gatto (gattino cattivo)

So-yeon lavora in un negozio di animali, che ama parecchio.
Da qualche giorno però la sua vita è disturbata dalle continue apparizioni di una bambina che sembra vedere solo lei.
E a queste apparizioni si sommano le morti violente di alcune delle persone che le stanno attorno.

La ragazza soffre anche di claustrofobia e vive in una casa senza porte.
Casa in cui è costretta a portare un gatto bianco di proprietà di una delle vittime…

Non vi rivelo troppo della trama perchè è bene che vi godiate il crescendo della tensione, le varie situazioni che trovano la loro collocazione e lo svolgersi degli eventi che guidano verso il finale.

Si entra subito nel vivo perchè il fantasma della bambina arriva dopo pochi munuti, così come i primi eventi forti del film:
Le cose però sembrano non avere spiegazione e non essere collegate e solo a metà film si capisce chiaramente quello che già il titolo dichiara.
E cioè che i gatti sono collegati alla bambina e hanno un ruolo determinante nella vicenda.
Ma da lì alla fine ci saranno ancora molte sorprese.

Il gatto (gattino cattivo)

Molto buoni gli effetti speciali, semplici ed efficaci.

Alcune riflessioni generali.
Il gatto come simbolo del male non è certo nuovo nella storia del cinema ma qui è utilizzato in maniera decisamente non classica. Niente streghe, niente demoni, niente di ciò che conosciamo per l’iconografia classica dell’horror.
Ed infatti il gatto protagonista della vicenda (ce ne sono diversi ma uno spicca sugli altri) è un gatto bianco e non un gatto nero… vorrà pur dire qualcosa.

In definitiva splendido horror capace di far saltare sulla sedia in alcuni momenti e di commuovere in un finale ad alto tasso di drammaticità (del resto quando di mezzo ci sono i bambini…)

Ovviamente sconsigliato a chi ha paura dei gatti ma poco consigliato anche ai gattari più sfegatati.


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